Uno studio di Info-Tech Research dice che le aziende che utilizzano il software on demand sono più soddisfatte.
Il Customer relationship management è destinato a diventare sempre più un servizio offerto in modalità on demand o hosted. A sostenerlo è un’indagine condotta da Info-Tech Research su un capione di 14 vendor che operano nel settore, secondo la quale le aziende che sfruttano il servizio, invece della normale licenza software, risultano in generale più soddisfatte.
La tendenza sarebbe così chiara da far prevedere alla società di ricerca un futuro prossimo in cui la norma sarà rappresentata dall’on demand, mentre le licenze gestite in casa interesseranno una minoranza di realtà.
Scendendo nel dettaglio con qualche nome, ecco che cosa risulta dallo studio di Info-Tech. I clienti che hanno acquistato licenze Crm di Siebel e Oracle si dichiarano molto soddisfatti, o quanto meno soddisfatti, rispettivamente nel 64 e nel 67% dei casi. Passando a Best Software e Salesforce.com (fornitori “puri” di Crm on demand), la percentuale di clientela contenta lievita, rispettivamente, al 90 e addirittura al 100%.
Attualmente la maggior parte degli utenti dei servizi di Crm è costituita da realtà di piccole e medie dimensioni, ma si prevede che il successo di tali iniziative convincerà, prima o poi, anche le aziende più grandi. Non nel breve periodo, però, perché queste realtà devono ancora ammmortizzare e far fruttarare gli ingenti investimenti effetuati per le licenze software e la consulenza.
Il salto potrà avvenire quando la tecnologia che abilità i servizi sarà sufficientemente matura per consentire l’integrazione efficace e sicura con i sistmei di Erp e di Supply chain management gestiti internamente.