McData denuncia Brocade per violazione di brevetti, tentando di costringerla a uno sforzo di ingegnerizzazione non indifferente.
I due colossi degli apparati di commutazione San (storage area network) si affronteranno in tribunale in una battaglia che potrebbe danneggiare Brocade Communications System a favore di McData Corporation, interessata a proteggere in tutti i modi il suo segmento di attività. Accusando Brocade del reato di violazione di brevetto, McData vuole costringere il rivale a disabilitare alcune funzioni di filtraggio dei frame di informazioni all’interno dei prodotti Brocade. Operazione che potrebbe costare parecchi sforzi di ingegnerizzazione a quest’ultima. La causa giunge nel momento meno opportuno per Brocade, che proprio in questi giorni aveva annunciato il lancio del suo nuovo prodotto-chiave, lo switch Silkworm 12000, a sua volta destinato ad attaccare McData nella fascia di prodotto più alta.
Il dispositivo ha già accumulato un certo ritardo e se davvero fosse costretta a modificarlo Brocade rischia di essere ulteriormente penalizzata. La vicenda presenta inquietanti retroscena perché la coincidenza con l’uscita di Silkworm e il fatto che McData non abbia coinvolto nella causa le altre aziende coinvolte nella tecnologia del “frame filtering” (Rhapsody, Confluence e Maranti, per esempio), parrebbe dimostrare l’intenzione tattica da parte del costruttore, che punterebbe unicamente a mettere i bastoni tra le ruote di Brocade. Questa, almeno, la tesi dell’imputato che ha già fatto sapere di non voler arrendersi facilmente. In passato, nel 1998, Brocade aveva tuttavia già patteggiato con McData, firmando fuori dall’aula del tribunale un contratto di scambio di licenze. La causa riguarderebbe anche la famiglia di switch mid-range Sn 38000, l’unico dispositivo Brocade compatibile a oggi con la versione a 2 Gbit dell’interfaccia Fibre Channel.