Le due si impegneranno a ottimizzare la piattaforma di e-business Bea WebLogic per il nuovo processore Itanium di Intel, così come per le altre architetture a 32 bit della casa di Santa Clara. Steve Allen, senior Vice President Europa di Bea Systems ha commentato per Linea Edp la valenza strategica
L’annuncio è fresco fresco. Bea Systems si è accordata con Intel con una mossa che si propone di rafforzare la leadership dello specialista di soluzioni di e-commerce. L’idea di fondo dell’alleanza è di ampliare il ventaglio degli ambienti supportati in maniera nativa dalla piattaforma WebLogic, il nucleo dell’infrastruttura di e-business di Bea.
In pratica, quindi, la mossa consentirà alla software house californiana di ottimizzare la piattaforma di e-business proprietaria per server che utilizzano il nuovo processore Itanium e gli altri processori Intel a 32 bit, sia in ambienti Linux che Windows. Per Bea, questo significa avere a disposizione munizioni aggiuntive per difendere la leadership del mercato degli application server, un’arena che, secondo Idc, vale oltre due miliardi e ducento milioni di dollari. La società di San Jose, infatti, guida la classifica delle vendite con una quota pari al 18,2%, tallonata da Ibm che, secondo la stessa società di ricerca, continua a rosicchiare fette di mercato al leader e si attesta al 15,4%. Solo terza Sun, con l’8% del giro d’affari.
Per Intel, la mossa rappresenta un’occasione di prim’ordine, che potrebbe consentirgli di penetrare con prepotenza il mercato dei server di fascia alta grazie al nuovo processore ultraveloce Itanium. Questo segmento del mercato è stato tradizionalmente dominato dalle piattaforme Unix di Sun e, più marginalmente, dagli ambienti di Hewlett-Packard e Ibm. Infatti, circa l’80% delle implementazioni di Bea, secondo i vertici della società, al momento riguarda piattaforme Solaris.
Ma quali implicazioni avrà l’accordo sulle relazioni tra Bea e Sun? Secondo i manager di Bea, i rapporti con Sun sono ormai consolidati e di lunga durata e Pauline Ochs, vice presidente delle iniziative di partnership di Bea nel mondo, chiarisce che saranno i clienti a determinare il modo in cui questa relazione evolverà in futuro. Sempre secondo la manager, l’accordo permetterà di offrire l’opzione di applicazioni WebLogic su hardware Intel-based ai circa 10mila clienti di Bea. Ma c’è da scommettere che Big Blue non starà a guardare…
Come parte dell’accordo, Bea e Intel hanno creato anche un laboratorio di sviluppo comune, che servirà come facility per il benchmarking e il testing dei prodotti Bea ottimizzati per Itanium. “L’intesa ha una valenza principalmente tecnologica – tiene a precisare Steve Allen, senior vice president Europa di Bea Systems –. Consentirà, infatti, di ottimizzare l’application server software WebLogic di Bea su gran parte delle nuove piattaforme Intel e sui suoi chipset di nuova generazione. Ma la collaborazione riguarderà anche iniziative congiunte di generazione della domanda e operazioni di co-vendita, esattamente come avviene con tutti i nostri maggiori partner, per dare l’opportunità ai clienti di valutare le nuove tecnologie che costituiscono l’ossatura delle piattaforme di e-business. I primi concreti frutti dell’intesa saranno rappresentati dall’ottimizzazione dell’infrastruttura transazionale WebLogic per le piattaforme Linux e Windows su architettura Itanium. Ovviamente, l’accordo prevede nuovi sviluppi, che saranno strettamente legati alla roadmap di Intel sui processori di fascia alta”.
“L’importanza strategica di questo accordo risiede nella forte attenzione che Bea presta ai suoi clienti – ha poi precisato Allen-. Si tratta, in sostanza, di un’estensione della visione dell’azienda che tende a favorire un’ampia adozione delle tecnologie proprietarie, ottimizzandole su una pluratità di piattaforme. Lo scopo è consentire ai clienti di adottare le nostre soluzioni applicative senza doversi preoccupare dell’infrastruttura scelta. Si tratta, pertanto, di una riconferma della nostra attenzione alle tecnologie standard-based. Questa scelta ci permette di essere sicuri del fatto che gli utenti di WebLogic sarano in grado di sviluppare e utilizzare le proprie applicazioni in modo facile e veloce”.
Il supporto all’iniziativa da parte degli Oem sembra buono. “Una delle principali ragioni che ci hanno convinto a firmare l’intesa – ha chiarito Allen – è stata la pressante richiesta di partner e clienti in merito al supporto dell’architettura Intel. Queste richieste ci hanno incoraggiato a siglare un accordo che ci consentirà di supportare il maggior numero di sistemi operativi Intel-based, con tutta probabilità già a partire dal prossimo autunno”. Il mercato dei server basati su Itanium, secondo i manager di Bea, promette, infatti, di rivelarsi come una reale alternativa alle macchine Unix nel corso dei prossimi anni. E buoni consensi l’iniziativa li ha già ottenuti. Infatti, sei produttori di server del calibro di Compaq, Dell, Hp, Ncr, Unisys e Bull hanno garantito il pieno supporto alle applicazioni Bea ottimizzate per Itanium.
A chi gli chiede se Bea abbia in progetto ulteriori acquisizioni o accordi, Allen risponde senza sbottonarsi: “La tradizione di Bea è costellata da una fitta serie di acquisizioni con realtà di importanza strategica dal punto di vista delle tecnologie. Si tratta di aziende destinate a fornire un contributo sostanziale alla nostra piattaforma transazionale di e-commerce. Il nostro obiettivo è di lavorare a stretto contatto con partner e clienti, per capire meglio in quale direzione debba orientarsi la nostra filosofia di merge, acquisizioni e allenze. A questo proposito stiamo vagliando le opportunità offerte da numerose società che vantano una consolidata esperienza nelle tecnologie che gravitano attorno alla nostra piattaforma. Lo scopo dei prossimi così come di questo accordo, sarà di fornire ai nostri clienti delle soluzioni il più possibile orizzontali”.