Buona l’adozione dei servizi Internet presso le famiglie europee, ma la qualità del servizio resta ancora nodo cruciale.
Secondo quanto emerge da un’indagine presentata alla fine della scorsa settimana dall’Unione Europea, nelle famiglie europee si stanno diffondendo nuove modalità di fruizione dei servizi di telecomunicazioni.
Il 24% delle famiglie, sostiene lo studio, ha ormai abbandonato la linea telefonica fissa in favore dei telefoni cellulari, e ha ormai raggiunto il 22% la quota di coloro che utilizzano il computer domestico per fare chiamate via Internet.
Interessante, per quanto riguarda questo secondo dato, è notare come la percentuale sia decisamente più elevata rispetto alla media in Paesi quali Lettonia, Lituania, Polonia, Bulgaria e Repubblica Ceca. Si supera abbondantemente il 45%, con una punta del 58% in Lettonia.
Nel contempo, cresce anche la diffusione dei servizi Internet senza fili basati su rete telefonica mobile o via satellite, soprattutto in Paesi quali Repubblica ceca, Slovacchia, Austria e Italia).
Quasi metà dei nuclei famigliari europei ha accesso a Internet (49%) e sono sempre di più le famiglie che dispongono di connessione a banda larga; si parla ormai del 36% delle famiglie dell’Unione, con una crescita dell’8% rispetto al primo semestre dello scorso anno.
In questo scenario, si sottolinea però come sia significativo il numero di soggetti che lamenta difficoltà a contattare il proprio fornitore di servizi Internet in caso di problemi di collegamento: sono il 22% e altrettanti sostengono che il costo dell’assistenza fornita è troppo elevato.
Non solo. Quando si parla di telefonia mobile, un utente su 4 non è sempre in grado di collegarsi alla rete mobile per telefonare e il 28% subisce talvolta interruzioni delle comunicazioni.
Segno che la qualità del servizio resta elemento critico, anche oltre le agevolazioni tariffarie.