Per il secondo trimestre di esercizio la società sposta verso l’alto le previsioni di bilancio. In linea con le attese il business tradizionale, recuperate le debolezze del 2003.
4 giugno 2004 Intel restringe la forchetta previsionale per il trimestre in corso, spostandola verso la fascia più alta delle stime rilasciate nel mese di aprile.
E
dunque dichiara di attendersi un fatturato compreso tra gli 8 e gli 8,2
miliardi di dollari, grazie soprattutto alla crescita della domanda di
memorie flash
, utilizzate nei telefoni cellulari.
Un recupero molto significativo, questo, anche perché viene dopo in un anno nel corso del quale Intel era riuscita a perdere quote mentre l’intero comparto guadagnava il 47%.
Recupero, dunque, e rincorsa, per guadagnare market share, grazie anche a una serie di iniziative strategiche messe in atto dal mese di febbraio.
Bene il business tradizionale della società, quello legato ai processori per pc, chipset e schede madri, che risulta in ogni caso in linea con le precedenti previsioni.
Soddisfatti gli analisti, che fino a qualche settimana fa prevedevano per Intel una chiusura appena al di sotto degli 8 miliardi.
E se qualche analista insinua che la buona performance sia in qualche misura da attribuire a un colpo di coda di reazione rispetto all’aggressività della strategia di Amd, i manager di Intel negano e attribuiscono al loro Ceo Craig Barrett la capacità di reagire al nuovo ambiente e al nuovo ecosistema, in altre parole ai nuovi bisogni espressi dal mercato.
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