Buoni i risultati sia in Italia sia per la capogruppo. Crescono clienti e Arpu, si rafforza il traffico dati
18 novembre 2003 Nei sei mesi dal 1°aprile al
30 settembre 2003, Vodafone Italia ha registrato
un fatturato di 3.729 milioni di euro
, in
crescita del +13% rispetto al pari periodo dell’anno precedente, grazie alla
crescita della base clienti e dell’Arpu, il fatturato medio per cliente.
La
parte servizi è cresciuta del 14% a 3.574 milioni di euro, mnentre i
ricavi dalla vendita dei telefoni cellulari hanno toccato i 155 milioni di
euro.
Nell’ambito dei
servizi, i ricavi da dati e multimedia sono cresciuti del 35%
a 445 milioni di euro
, pesando per il 12.2% sul totale. Sms e
Mms hanno messo a segno un +32%, mentre i servizi dati (Wap, Gprs e Web) un
+126%. Infine, i ricavi da traffico voce sono cresciuti dell’11% a 3.129 milioni
di euro.
L’Ebitda (utili prima degli oneri finanziari, ammortamenti e tasse)
è cresciuto del 25% raggiungendo i 2.041 milioni di euro, grazie sia alla
crescita dei ricavi da servizi sia al contenimento dei costi operativi e di
acquisizione. La redditività sui ricavi totali è quindi cresciuta dal 49.5% al
54.7%.
Quanto alla base clienti, è cresciuta del 3% rispetto alla fine del
mese di marzo, toccando quota 19.982.000, il 92% dei quali con carte
prepagate.
Cala leggermente, al 17%, il churn rate totale (tasso di
abbandono dei clienti).
L’Arpu è cresciuto da 347 a 355 euro annui: il
segmento abbonamenti è passato da 818 a 853 euro, mentre il segmento delle carte
prepagate è passato da 298 a 304 euro.
quanto riguarda invece la capogruppo, nel periodo in esame il
fatturato è cresciuto da 14,9 a 16,9 miliardi di sterline,
mentre l’utile ante imposte è cresciuto del 26% a 5,4 miliardi di
sterline.
Il traffico dati pesa per il 15,5% sul fatturato, cosa che rende
raggiungibile l’obiettivo fissato per l’intero esewrcizio: 20% dei ricavi
totali.
La società ha inoltre varato un programma di buyback di proprie
azioni per 2.5 miliardi di sterline.