Bene Telecom, male Olivetti

Il Gruppo Telecom Italia rilascia i dati preliminari relativi all’esercizio concluso lo scorso 31 dicembre. Complessivamente buone le numeriche, ma non per l’area It.

Sono stati presentati nella giornata di ieri i risultati preliminari dell’esercizio chiuso lo scorso 31 dicembre del Gruppo Telecom Italia.
Complessivamente, l’ex monopolista ha chiuso il 20111 con ricavi consolidati per 29,958 miliardi di euro, in crescita dell’8,7% rispetto all’anno precedente, e con un Ebitda di 12,246 miliardi, in questo caso in crescita del 7,3% anno su anno. Quest’ultima voce, tuttavia, risulta rallentata nell’ultimo quarter dell’anno, quando l’incremento si ferma a un più modesto +4,6%.

Secondo l’amministratore delegato Franco Bernabè, i risultati sono da considerarsi particolarmente positivi se parametrati all’andamento complessivo delle principali economie ed è da ascrivere sia al rafforzamento delle attività in America Latina, sia al miglioramento dell’efficienza sul mercato nazionale, che ha consentito di ridurre l’indebitamento nonostante l’investimento di 1,2 miliardi di euro destinato all’acquisizione delle frequenze Lte.

Per quanto riguarda le attività della business unit Domestic, che include le attività italiane dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile, le attività di Sparkle e quelle di supporto, si parla di ricavi per 19,033 miliardi di euro, in calo del 5,2% rispetto al 2010. In flessione risulta il segmento consumer, in particolare per la riduzione dei ricavi sui servizi tradizionali di fonia, sia fissa sia mobile, compensati solo in parte dalla crescita dei ricavi Internet Mobile, che crescono del 17,8% anno su anno,
È in contrazione anche il segmento business, se pure con un parziale recupero verso la fine dell’anno, anche in questo caso a causa della flessione registrata sui servizi tradizionali.

Per quanto riguarda le sole telecomunicazioni mobili, i ricavi si attestato a 7,114 miliardi di euro, in calo del 7,5% anno su anno, anche se, sottolinea Telecom ”prosegue il percorso di miglioramento
strutturale delle performance commerciali, a conferma della bontà della strategia di riposizionamento
intrapresa: la base clienti è pari a circa 32,2 milioni e presenta una crescita rispetto a fine 2010 di 1,2
milioni di linee, grazie in particolare alle maggiori acquisizioni ed alla stabilità dei tassi di churn (21,9%,
rispetto al 22,0% del 2010)”
.

Non è stato invece un anno positivo per Olivetti, che, in uno scenario Ict in forte contrazione, chiude l’esercizio con ricavi per 343 milioni di euro, con un regresso di 48 milioni rispetto al 2010. Anche l’Ebitda risulta negativo per 35 milioni di euro e in calo di 16 milioni rispetto all’anno precedente.

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