Benq, una ricca offerta per conquistare il mercato

Nei suoi primi due anni di vita, la filiale italiana della società taiwanese ha fatto conoscere il brand e si è ricavata un significativo spazio in alcuni settori. Nel 2005 punta a completare l’opera con un listino capace di soddisfare le più svariate esigenze

In poco più di due anni, a livello italiano, Benq è
riuscita a far crescere il fatturato dai 20 milioni di euro del 2002 ai 73
milioni di euro del 2004. Inoltre, secondo le stime riferite al terzo trimestre
dello scorso anno, ha raggiunto uno share dell’11,5% nel segmento dei monitor
Lcd, del 9,6% in quello dei videoproiettori e del 10,6% in quello dello storage
(inteso come unità ottiche).


Mentre enuncia questi dati, Giorgio Bignoli, il responsabile della filiale
italiana, appare visibilmente soddisfatto dell’operato del suo team. Ma,
ovviamente, non si accontenta e, dopo che negli anni scorsi ha puntato ad
affermare il brand, per il 2005 ha intenzione di attuare una strategia volta a
incrementare ulteriormente lo share in ogni settore di competenza, notebook e
telefonia cellulare primi fra tutti. Tale strategia si concretizzerà
nell’ampliamento delle gamme di prodotto al fine di tentare di soddisfare al
meglio ogni tipo di esigenza del cliente.


In questo senso, per esempio, tra i portatili, che sono contraddistinti dal
brand Joybook, compare un modello con schermo da 13 pollici, il primo nel suo
genere. Equipaggiati solo con la nuova versione dell’architettura Centrino,
vedranno poi un rinnovo pressoché globale a partire dai modelli da 12” per
arrivare ai 15”. Benq punterà inoltre sul concetto di soluzione ancor più che su
quello di computer portatile. In tal senso, ha deciso di introdurre un nuovo
naming che lasci intuire in modo inequivocabile il possibile impiego della
singola macchina: H contraddistinguerà gli Home Media Center, A il desktop
replacement, R la portabilità regolare, S i prodotti leggeri e sottili e X i
super portatili.


Si diceva delle aspettative sul fronte telefonini. In questo settore Benq si
dimostra particolarmente agguerrita, ma d’altra parte non potrebbe essere
altrimenti, visto che la concorrenza non concede un attimo di tregua. In arrivo
un linea di prodotti a tutto tondo che non lasci possibilità d’equivoco: ogni
necessità o desiderio può essere soddisfatto. L’alto livello d’integrazione e le
dimensioni contenute saranno il fattor comune che caratterizzerà tutti i
prodotti a partire dai “tradizionali” Gsm per arrivare agli Umts, come per
esempio il nuovissimo S80. Anche la funzione fotocamera sarà pressoché sempre
presente. E questo sia sul versante consumer, dove arriveranno prodotti come lo
Z2, con un design innovativo a forma cubica e capace di riprodurre Mp3 tramite
3D surround, sia su quello business, che sarà popolato da diversi Pda. Il
primo di questi è il modello P50, che è basato sulla piattaforma Pocket Pc.


Riguardo ancora la telefonia cellulare, Benq si aspetta un aiuto importante
dagli accordi che sta definendo con gli operatori: avere un marchio come quello
di Tim su un proprio telefono è come avere una sorta di garanzia di qualità.


Le già ricche gamme di monitor Lcd (20 modelli a listino) e di
videoproiettori (16 modelli) vedranno l’adozione di una tecnologia comune, la
SensEye. Si tratta di una novità volta a migliorare la visualizzazione e che
agisce sul colore, sul contrasto, sulla luminosità e sui dettagli. Il risultato
è un’immagine più d’impatto, più “viva” e con tonalità più vivaci.
Oltre
alla tecnologia SensEye, a caratterizzare i nuovi monitor troveremo anche tempi
di risposta sempre più contenuti, che arriveranno agli 8 ms black-to-black e 5
ms grey-to-grey. Il modello di ingresso sarà praticamente il 17 pollici. Il 15
pollici rimarrà a listino ma verrà indirizzato principalmente a mercati
verticali.


Benq conferma anche nel settore delle fotocamere digitali le sua ambizioni di
crescita. In questo caso, la gamma 2005 sarà contraddistinta da macchine con
risoluzione prevalente sui 4 Mpixel e 5 Mpixel che si indirizzano a un utente
con una certa competenza (linea Classica) o che guarda soprattutto al design
(linea Elegance) ma che non ha aspettative professionali.

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