I team di Formula 1 si affidano sempre più alla tecnologia, con sensori, server, connettività, comunicazioni unificate e soluzioni di sicurezza informatica essenziali per consentire l’analisi dei dati al fine di migliorare le auto e le strategie di gara.
Lavorare in Formula 1 prevede un continuo ciclo di corsa, misurazione, analisi, sviluppo, un processo che si ripete per ogni gara.
Aston Martin Red Bull Racing, il team di Ricciardo e Verstappen nella sua azione è sempre guidato dai dati per poter effettuare la pianificazione. I dati vengono raccolti da centinaia di sensori sparsi sulle auto durante i test e le corse.
In assetto da gara le vetture utilizzate dal team hanno circa 120 sensori. Nel solo motore ce ne sono 40 o 50 che si occupano di temperature, pressioni, tempi, e solo per assicurarsi che il motore sia sano, e che i dati vadano a Renault il produttore di motori della scuderia.
Altri sensori nella vettura rilevano il flusso e la pressione dell’aria per capire la posizione aerodinamica senza contare quelli che si occupano della temperatura per evitare il surriscaldamento di freni e pneumatici.
I big data di Red Bull
Questi dati sono collegati ai box via radio con larghezza di banda limitata, in modo che anche se la squadra non può ottenere tutti i dati che vorrebbe durante la gara ne arrivano comunque una buona quantità. Il tutto viene condiviso via Lan di terra con i membri del team presenti sul posto, e circa 400 Gb di dati per ogni weekend di gara vengono inviati tramite una rete AT&T alla sede centrale della Red Bull Racing nel Regno Unito.
AT&T è quindi uno dei partner tecnici più importanti del team di Formula 1. Fornisce una gamma di servizi dove il nucleo centrale è costituito dalla connessione globale Sd-Wan che permette comunicazioni in tempo reale tra tutti gli ingegneri.
A volte ci sono 45 secondi di tempo per decidere se riportare ai box l’auto. E la latenza fra la stanza di operazioni di AT&T nel Regno Unito e Melbourne – dove si svolge la gara più lontana dal quartier generale – è intorno a 300 millisecondi. In genere una squadra di AT&T arriva un paio di settimane prima di ogni Gran Premio sulla pista per stabilire la connettività.
Che i dati siano fondamentali per la strategia di gara è l’opinione del team Mercedes-AMG Petronas F1. Non si tratta infatti solo di raccogliere una quantità enorme di dati, ma anche di assicurarsi di sapere cosa fare con questi dati. Più dati si raccolgono, ma soprattutto più si è in grado di assimilarli e analizzarli, migliori saranno le prestazioni della propria auto e del proprio pilota.
Tata fornisce le soluzioni di connettività per Mercedes, ma il team di Formula 1 propone le proprie applicazioni e software “home-grown” per ideare strategie su come utilizzare tutti i dati che raccoglie. Il team cerca di migliorare questo processo ogni anno e si assicura di essere proprietario della proprietà intellettuale.
Sicurezza elemento fondamentale
Red Bull non brevetta o protegge dal punto di vista legale nulla perché non ci sarebbe il tempo per farlo. Quindi l’attività consiste nel tenere le cose sotto controllo e nell’assicurarne la riservatezza. Red Bull Racing si affida anche ad AT&T per le sue soluzioni di sicurezza, con l’azienda tecnologica che utilizza il suo centro operativo per la sicurezza negli Stati Uniti per condurre analisi delle minacce e garantire l’allarme rapido e la visibilità. AT&T fornisce poi monitoraggio in tempo reale e assistenza nella gestione degli incidenti quando si verificano, consente a Red Bull Racing di ridurre il rischio di perdita di Ip e protegge contro le minacce basate su Internet.
In termini di collaborazione, la partnership AT&T con Red Bull vede anche i primi fornire mobilità e tablet per il team, così come i prodotti Cisco unificati comms tra cui Jabber e WebEx, e soluzioni di smartboard e telepresenza, con tutti i comms nel garage fatto utilizzando VoIP.
AT&T aiuta a gestire un desk di telemetria a terra ad ogni gara, così come una sala operativa dedicata nella sede centrale della Red Bull Racing nel Regno Unito. Red Bull Racing fa anche uso della suite di software Ibm e delle funzionalità Vdi di Citrix per trasferire i dati della macchina virtuale tra la pista e la fabbrica.