Chiamata a raccolta all’Università Bocconi da parte di Blackboard per tutti i professionisti dell’educazione e per i referenti aziendali interessati a comprendere il nuovo eLearning.
Il gigante mondiale del settore nato a Washington nel 1997 conta più di 16mila clienti in 90 paesi e serve più di 100 milioni di utenti, alla Teaching e Learning Conference e al Corporate Education Forum 2017 di Milano ha raggruppato un numero consistente di partecipanti provenienti da 20 paesi e ha illustrato le prossime opportunità del settore.
La scelta di Milano non è casuale, dato che le intenzioni dell’azienda sono di puntare al sud, intanto dell’Europa ma anche del mondo, dopo aver colonizzato gli Stati Uniti e il Nord Europa. Per proseguire i suoi piani di espansione, Blackboard si avvale di partner commerciali locali come B Human, per ora unico nel nostro paese, e una struttura commerciale locale gestita da Paolo Zambon.
Alla due giorni in Bocconi ha presenziato Lee Blakemore, responsabile di tutto quello che non è afferente agli Stati Uniti, che ci ha illustrato lo stato dell’arte dell’education.
Il quadro che ci illustra è estremamente ottimistico, al punto da immaginare per il settore un mondo di opportunità e nessun freno all’education. Nessuna distinzione tra l’approccio universitario pubblico o privato: entrambi sanno che il fatturato proviene anche da un’offerta di mezzi e strumenti innovativi. L’unica differenza, se proprio Blackemore ne dovesse trovare una, è una profonda attenzione ai costi, evidentemente, che si risolve spesso con soluzioni alternative, economiche e non proprio efficienti.
All’interno delle Università, perché questo è il target privilegiato di Blackboard, si vive una sorta di fenomeno Byod applicato.
È il target che richiede innovazione, e l’Università non può che accontentarlo, pena la svolta verso la concorrenza. In quanto ai docenti, atavicamente un passo indietro, Blackboard ne favorisce la formazione, anche se poi solo chi è animato dalla sacra spinta innovativa si adegua al futuro. La formazione aziendale, invece? Nulla da dichiarare, sembra: il mercato c’è, è vivo e deve essere solo approcciato.
L’offerta di Blackboard
L’offerta si struttura in Blackboard Learn, un Learning Management System in modalità Software as a Service (Saas), Blackboard Collaborate, la soluzione di online conference che lavora su classi virtuali. Blackboard Student, invece, è pensata per gli alunni e fornisce in modalità mobile l’accesso al materiale dei corsi e alle informazioni istituzionali.
Ancora, Blackboard Transact per l’accesso alle strutture del campus e per l’eventuale transazione finanziaria, Blackboard Ally per facilitare l’accesso ai contenuti digitale agli studenti diversamente abili e, infine, Moodlerooms, soluzione open source SaaS basata sulla piattaforma Moodle (Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment).
Big Data e Predictive Analysis per il bene degli studenti
Ma gli strumenti più innovativi di Blackboard introducono i Big Data e gli Analytics nel mondo della formazione. C’è Blackboard Analytics for Learn, soluzione di business intelligence che fornisce report analitici, archiviazione dati e valutazioni relative al rendimento degli studenti. Blackboard Predict, invece, fornisce informazioni per aiutare gli studenti a completare gli studi con voti migliori, più rapidamente e a un costo inferiore.
Ancora, Blackboard Predict combina le informazioni sugli studenti già presenti nei sistemi informatici universitari con i dati provenienti dai sistemi di gestione dell’apprendimento, creando un modello predittivo che permette di intervenire a supporto degli studenti in difficoltà.
Infine, X-Ray Learning Analytics permette di avere una visione in profondità sul comportamento dello studente. Progettata per la piattaforma Moodle, la soluzione individua i fattori ricorrenti che possono influenzare lo studente nel raggiungimento dei propri obiettivi.
Big Data as arrived: using technology to misure students performance è il titolo di un whitepaper sponsorizzato da Blackboard disponibile qui riassume quanto di più inevitabile, ovvero l’importanza dell’analisi dei dati anche nella formazione al solo fine di migliorare il servizio riconoscendo le criticità del modello dalle interazioni degli studenti che utilizzano le piattaforme di eLearning. Inevitabile è, allo stesso modo, la necessità di avere una console personalizzabile, facile da gestire e report immediatamente comprensibili, per questo è necessario trovare le giuste risorse, anche all’interno di scuole e università.