Blocco GMail: Google si spiega e si scusa

Agli utenti Premium prolungata di quindici giorni la scadenza dell’abbonamento.

Dopo il blocco che, nella giornata di ieri, ha reso inaccessibile il servizio GMail, oggi Google, attraverso il suo blog ufficiale, si scusa con tutti gli utenti dell’accaduto offrendo anche una spiegazione dell’accaduto.

Secondo quanto riportato, ieri erano in corso delle attività di manutenzione in alcuni dei “data center” europei di Google. “In genere“, si osserva dal team dell’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin, “questo tipo di operazioni non comporta alcuna interruzione dei nostri servizi, perché gli account vengono semplicemente trasferiti da un data center ad un altro“. Nella giornata di ieri, invece, si è verificato un anomalo sovraccarico di un “data center” che ha generato una sorta di effetto a catena sugli altri. “Il bug è stato individuato e risolto, sappiamo cosa comporti una simile interruzione perché anche noi a Google utilizziamo Gmail“.
La società ha precisato di aver effettuato tutti gli approfondimenti tecnici in modo tale che episodi simili possano ripresentarsi in futuro.

Dopo il problema verificatosi, effettuando il login al proprio account Google, potrebbe essere richiesta la digitazione di un codice di conferma (detto in gergo “CAPTCHA”): si tratta di una prassi normale che viene posta in essere nel momento in cui vengano operate molteplici richieste di accesso all’account e-mail e che serve solo per confermare l’identità dell’utente.

Dal momento che il disservizio ha interessato anche i clienti di Gmail “Premium”, a questi ultimi sono stati offerti 15 giorni di abbonamento gratuito.

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