Si è iniziato a parlare di blockchain nel 2013, quando sembrava essere una conseguenza di Bitcoin. Ma grazie alla tecnologia sottostante, blockchain sembra avere un potenziale pressoché illimitato e una carica innovativa pari a quella che ebbe Internet stessa.
In sintesi, perché non è mai superfluo ricordarlo: blockchain è un database digitale che archivia cronologicamente una lista crescente di record, chiamati blocchi. I blocchi sono pubblici e distribuiti a tutti gli utenti, che sono detti anche nodi. Il funzionamento concatenato di blocchi e nodi dà vita a blockchain.
Per capire quali potenzialità ha sul business, ma soprattutto quali sono i problemi da affrontare, ne parliamo con Benjamin Jolivet, Country manager Citrix Italy, South Eastern Europe & Israel.
Immaginiamo un database di transazioni monetarie tra utenti. Quando un utente richiede una transazione, viene trasmessa al network dei nodi di blockchain dove il network la convalida basandosi sulle precedenti transazioni archiviate in blockchain. Se la transazione risulta valida, viene assegnata a un blocco e il blocco viene aggiunto a blockchain. Poiché i blocchi sono distribuiti, i nodi possono controllare la validità delle transazioni degli altri, mantenendo così un network più sicuro. L’idea è quella di eliminare i rischi associati a un’archiviazione dei dati centralizzati con un sistema maggiormente distribuito, che renda più difficile isolare ogni ordine ed eseguire transazioni fraudolente.
A chi è utile blockchain
Il settore dei servizi finanziari è stato il primo a dimostrare un entusiasmo generalizzato per questa tecnologia che si sta sviluppando molto velocemente. Negli ultimi 3 anni, 50 giganti dei servizi finanziari tra cui Visa, Deloitte, e Western Union hanno investito in Bitcoin e nella tecnologia Blockchain. Ibm ha previsto che il 15% delle banche di tutto il mondo userà blockchain quest’anno, una percentuale destinata a toccare quota 66% nel 2021. Oggi, altri settori di mercato tra cui pubblica amministrazione, sanità, commercio e supply chain stanno prendendo in considerazione nuovi approcci basati su blockchain per reinventare infrastrutture e processi.
Questo pone quindi la questione: in che modo blockchain può essere vantaggioso per i diversi mercati?
I vantaggi di blockchain
Per Jolivet onsente di fare a meno degli intermediari. Sia che avvengano tra individui o tra aziende, o tra una combinazione dei due, i pagamenti richiedono intermediari come avviene all’interno delle banche le banche, in quanto garanti dell’affidabilità della transazione. Tuttavia, tali intermediari aumentano la complessità e i costi, soprattutto quando si tratta di transazioni internazionali. Blockchain può invece eliminare la necessità di questi intermediari perchè si basa su un Sistema peer-top-peer capace di confermare la validità di una transazione, a sua volta basato su un processo di verifica e di fiducia distribuito.
Utilizzando questa tecnologia, le banche possono trasferire asset attraverso i confini in tempo reale, tenendo sotto controllo possibili frodi. Il trasferimento di fondi può avere costi fino a 20 milioni di dollari, quindi blockchain è un valido hub per il trasferimento digitale che previene eccessive spese generali, fa risparmiare miliardi alle banche e offre un servizio più economico per i consumatori
Dà vita a un IoT più connesso. Con i dispositivi IoT collegati alla tecnologia blockchain, non c’è più la necessità di un hub centralizzato a mediare la comunicazione tra dispositivi. I dispositivi potranno invece comunicare l’un l’altro per completare una reazione a catena di task o anche per un aggiornamento software.
Nel settore delle spedizioni, c’è un problema oneroso legato a eventuali documenti falsi di spedizione, che può finire con il furto e il contrabbando dei cargo. E’ possibile invece installare nei container sensori “smart” che trasmettano e condividano lo status della spedizione in tempo reale per assicurare che ogni azione irregolare sia riportata immediatamente.
Con il livello di investimento, di sviluppo tecnico, e di entusiasmo che cresce ogni anno, blockchain sembra essere una tecnologia promettente per moltissimi settori. Via via che la potenziale utilizzabilità si sviluppa, non bisogna perdere di vista i molteplici modi in cui questa e altre tecnologie possono essere competitive e migliorare l’efficienza del business.
Consente maggiore efficienza nella stipula dei contratti. Uno smart contract, spiega Jolivet, è un codice che esegue la logica contrattuale determinata dalle parti coinvolte nel contratto e agisce come una terza parte autonoma all’interno dei termini del contratto. Questa funzionalità migliora l’efficienza e la trasparenza nell’esecuzione di ogni tipo di contratto digitale riducendo l’eccessivo contatto manuale e l’eccessivo monitoraggio.
L’industria manifatturiera paga una “trust tax”, che copre il costoso e lungo processo necessario per stabilire la fiducia tra partner impegnati in una transazione, attraverso continue audit e ispezioni dei processi. Blockchain abilita invece la “memoria di prodotto”, che significa che i prodotti fisici possono contenere informazioni che appartengono al proprietario e al suo movimento dentro la supply chain. In questo modo, la trust tax non serve più, perché le caratteristiche inalterabili del prodotto generano dati disponibili a tutti le parti in causa. Per legittimare la fiducia, le informazioni possono essere tracciate e questo fa risparmiare tempo e risorse che di solito sono necessarie nella stipula dei contratti.
I cinque problemi da affrontare
Nonostante queste innovative caratteristiche, la tecnologia blockchain non è scevra di problemi che devono essere affrontati. Jolivet ne individua cinque.
- Latenza di processo: blockchain dipende dal network di nodi per verificare che le transazioni siano valide. Il tempo richiesto per questo è una media di 8 minuti. Al momento, se la verifica delle transazioni è lenta, l’innovazione portata da Blockchain non è un incentivo sufficiente per la sua adozione.
- Mancanza di supervisione legislativa: nel sistema peer-to-peer distribuito, sembra non esserci spazio per una organizzazione regolatrice e ci si chiede come i sistemi possano funzionare senza standard legalmente gestiti.
- Gap di skill tecnici: in qualsiasi organizzazione, le nuove tecnologie possono generare confusione e rallentare i processi di apprendimento. I dipendenti che con fatica si adattano all’adozione di nuove tecnologie possono minacciare la sicurezza e rallentare le operazioni di business.
- Incompatibilità con i sistemi IT esistenti: questa tecnologia richiede cambiamenti radicali e un investimento notevole nel momento in cui si decide per la sua adozione.
- Controllo, sicurezza e privacy: nonostante Blockchain si basi su un Sistema di crittografia estremamente avanzato, i “librimastri” condivisi potrebbero essere soggetti a falle di sicurezza e minacciare la confidenzialità delle informazioni.