Secondo la società di ricerca e consulenza Gartner, l’interesse per la tecnologia blockchain continua a essere elevato, ma ancora sussiste un divario significativo tra quanto è hype e quanta è la realtà del mercato.
Solamente l’11% dei CIO ha dichiarato di aver implementato la blockchain, o avviato una pianificazione a breve termine, nel 2019 CIO Agenda Survey, sondaggio di Gartner su oltre 3.000 CIO.
Ciò, spiega la società di analisi, può essere dovuto al fatto che la maggior parte dei progetti non riesce a superare la fase iniziale di sperimentazione.
Gartner evidenzia che la tecnologia blockchain sta attualmente scivolando verso il Trough of Disillusionment nell’ultimo Hype Cycle for Emerging Technologies della società. Secondo la società di analisi, il mercato delle piattaforme e delle tecnologie blockchain è ancora in fase di sviluppo e non vi è alcun consenso nel settore su componenti chiave quali product concept, feature set e requisiti delle applicazioni core. Gartner non si aspetta che emergerà una singola piattaforma dominante entro i prossimi cinque anni.
Per condurre con successo un progetto blockchain, è necessario comprendere le cause alla base delgli errori. Per questo Gartner ha identificato la lista dei sette errori più comuni nei progetti blockchain e indicato come evitarli.
Gli errori più comuni nei progetti blockchain
1. Incomprensione e uso sbagliato
Gartner ha trovato che la maggior parte dei progetti sono utilizzati esclusivamente per registrare i dati sulle piattaforme blockchain tramite decentralised ledger technology (DLT), ignorando caratteristiche chiave quali consenso decentralizzato, tokenizzazione o contratti smart.
La DLT è un componente della blockchain, non l’intera blockchain, sottolinea invece Gartner. Il fatto che le organizzazioni utilizzino così raramente il set completo di funzionalità blockchain induce a chiedersi se hanno persino bisogno di questa tecnologia. Va bene iniziare con DLT, evidenzia ancora Gartner, ma la priorità per i CIO dovrebbe essere quella di chiarire i casi d’uso per la blockchain nel suo complesso e passare a progetti che utilizzano anche altri componenti di questa tecnologia.
2. Supporre che la tecnologia sia pronta per l’uso in produzione
Il mercato della piattaforma blockchain è enorme e composto in gran parte da offerte frammentate che cercano di differenziarsi in vari modi. Alcuni si focalizzano sulla riservatezza, altri sulla tokenizzazione, altri ancora sull’universal computing. La maggior parte sono troppo immaturi per la produzione su vasta scala.
Tuttavia, secondo Gartner ciò cambierà nei prossimi anni. I CIO dovrebbero monitorare l’evoluzione delle capacità delle piattaforme blockchain e allineare di conseguenza la timeline del loro progetto blockchain.
3. Confondere protocollo e soluzione business
Blockchain è una tecnologia di livello base che può essere utilizzata in una varietà di settori e scenari, che vanno dalla supply chain alla gestione fino ai sistemi di informazione medica. Non è un’applicazione completa in quanto deve includere anche funzionalità quali interfaccia utente, business logic, persistenza dei dati e meccanismi di interoperabilità.
Quando si parla di blockchain, mette in evidenza Gartner, c’è il presupposto implicito che la tecnologia foundation-level non sia molto lontana da una soluzione applicativa completa. Non è questo il caso, sottolinea la società di analisi. Aiuta, considerare la blockchain come un protocollo per eseguire una determinata attività all’interno di un’applicazione completa. Nessuno ipotizzerebbe che un protocollo possa costituire l’unica base per un intero sistema di e-commerce o un social network.
4. Blockchain come database o meccanismo di archiviazione
La tecnologia blockchain è stata progettata per fornire un record autorevole, immutabile e attendibile di eventi, derivanti da una collezione dinamica di parti non trusted. Questo design model paga un costo nelle capacità di gestione del database.
Nella sua forma attuale, la tecnologia blockchain non implementa il modello completo “create, read, update, delete” che si trova nella tecnologia convenzionale di database management. Invece, solo “creare” e “leggere” sono supportati. I CIO dovrebbero quindi valutare i requisiti di gestione dei dati del loro progetto blockchain. Una soluzione di gestione dei dati convenzionale potrebbe essere l’opzione migliore in alcuni casi.
5. Supporre che esistano standard di interoperabilità
Benché alcuni vendor di piattaforme blockchain parlino di interoperabilità con altre blockchain, è difficile immaginare l’interoperabilità, quando la maggior parte delle piattaforme, e i loro protocolli sottostanti, sono ancora in via di progettazione o sviluppo.
Le organizzazioni dovrebbero considerare le affermazioni dei vendor sull’interoperabilità come strategia di marketing. Una strategia che si suppone avvantaggi la posizione competitiva del fornitore, ma non necessariamente porterà benefici all’organizzazione utilizzatrice finale. Secondo Gartner, non bisogna mai selezionare una piattaforma blockchain con l’aspettativa che funzionerà con la tecnologia dell’anno prossimo di un altro fornitore.
6. Supporre che la tecnologia Smart Contract sia pronta
Gli smart contract sono forse l’aspetto più potente delle tecnologie collegate alla blockchain. Essi aggiungono un comportamento dinamico alle transazioni. Concettualmente, i ”contratti intelligenti” possono essere intesi come procedure memorizzate che sono associate a specifici record di transazioni. Ma, a differenza di una procedura memorizzata in un sistema centralizzato, i contratti intelligenti vengono eseguiti da tutti i nodi nella rete peer-to-peer, con conseguenti problemi di scalabilità e gestibilità che non sono stati ancora completamente risolti.
La tecnologia smart contract subirà ancora cambiamenti significativi. I CIO non dovrebbero ancora pianificarne la piena adozione, bensì eseguire prima piccoli esperimenti. Quest’area della blockchain continuerà a maturare nei prossimi due o tre anni, sostiene Gartner.
7. Ignorare i problemi di governance
Mentre i problemi di governance in blockchain private o autorizzate vengono solitamente gestiti dal proprietario della blockchain, la situazione è diversa per le blockchain pubbliche.
Secondo Gartner, la governance in blockchain pubbliche come Ethereum e Bitcoin è principalmente finalizzata a problemi tecnici. Raramente vengono affrontati comportamenti o motivazioni umane. I CIO devono essere consapevoli del rischio che le questioni relative alla governance della blockchain possono rappresentare un problema per il successo del loro progetto. Specialmente le organizzazioni più grandi dovrebbero pensare di unirsi a consorzi, o formarli, per aiutare a definire modelli di governance per la blockchain pubblica.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito Gartner, a questo link.