Massimo Capuano, amministratore delegato di Borsa Italiana illustra nel dettaglio la riforma del mercato ristretto di piazza Affari
15 luglio 2003 Massimo Capuano, amministratore delegato di
Borsa Italiana, ha scelto il Corriere della sera per illustrare
nel dettaglio la riforma del mercato ristretto di piazza Affari che dovrebbe
partire entro l’anno. Il modello, ha spiegato Capuano è l’Aim inglese dove sono
presenti oltre 700 piccole imprese “ed è l’unico in Europa a garantire un
consistente numero di collocamenti anche con mercati cedenti”. Al nuovo
mercato ristretto (il nome non è stato ancora scelto) potranno accedere
piccole e medie imprese con una capitalizzazione minima di un
milione di euro, flottante minimo pari al 10% (contro il 20% dell’attuale
ristretto), offerte pubbliche di almeno 750.000 euro e gli ultimi due esercizi
in utile.
Inoltre l’ultimo bilancio deve essere certificato e sarà
necessario presentare un prospetto informativo approvato dalla Consob così come
succede per le società che vogliono entrare negli altri listini della Borsa
milanese. “Il ristretto – ha aggiunto l’amministratore delegato di
Borsa Italiana – sarà un mercato regolamentato e vigilato destinato,
innanzitutto, a investitori professionali e specialisti. Per le imprese sarà una
‘palestra’ per fare i muscoli con la Borsa. Consentirà il passaggio, al maturare
di determinate condizioni, agli altri segmenti del
listino”. Per quanto riguarda il Nuovo mercato, invece, Capuano, non fa
previsioni. Di fronte alla domanda riguardo la modifica o la chiusura del
listino hi tech si limita a rispondere “È un calcolo delle probabilità
aperto”.