Come mossa aggiuntiva per contrastare l’attuale carenza globale di chip, Bosch ha annunciato che prevede di ampliare ulteriormente la sua fabbrica di wafer a Reutlingen.
Più di 250 milioni di euro saranno investiti dall’azienda tedesca nella creazione di nuovi spazi di produzione e degli impianti necessari per le cleanroom da qui al 2025.
Questo investimento – secondo l’azienda – darà a Bosch la possibilità di soddisfare la domanda in continua crescita di chip utilizzati in applicazioni di mobilità e IoT.
La realizzazione di un nuovo ampliamento a Reutlingen creerà altri 3.600 metri quadrati di spazio ultramoderno per cleanroom.
A partire dal 2025 – ha aggiunto Bosch –, questa capacità aggiuntiva produrrà semiconduttori basati sulla tecnologia già presente nello stabilimento di Reutlingen.
La nuova area di produzione, secondo la previsione dell’azienda, dovrebbe entrare in funzione nel 2025.
Le fabbriche di wafer di Reutlingen di Bosch usano la tecnologia da 150 e 200 millimetri, mentre lo stabilimento di Dresda produce chip su wafer da 300 millimetri.
Entrambi impiegano metodi di produzione allo stato dell’arte, basati su data-driven process control. Questo include lo sviluppo di software per abilitare la classificazione automatica dei difetti.
Bosch sta anche utilizzando l’intelligenza artificiale per migliorare i flussi di materiali. Con il suo alto livello di automazione, questo ambiente di produzione secondo Bosch salvaguarderà il futuro dello stabilimento e i posti di lavoro dei dipendenti.
Lo stabilimento di Reutlingen impiega attualmente circa 8.000 dipendenti. Le persone lavorano nello sviluppo e nella produzione di semiconduttori e unità di controllo elettronico, nell’amministrazione e nella divisione eBike Systems.
Bosch sviluppa e produce semiconduttori da oltre 60 anni, di cui più di 50 a Reutlingen, sia per applicazioni nel settore automotive che per il mercato dell’elettronica di consumo.
I componenti a semiconduttore prodotti da Bosch comprendono application-specific integrated circuit (ASIC), sensori MEMS e semiconduttori di potenza.
L’ulteriore espansione del sito di Reutlingen – ha dichiarato Bosch – servirà principalmente la crescente domanda di MEMS nei settori automotive e consumer, e di semiconduttori di potenza al carburo di silicio.
I chip fatti di questo materiale innovativo sono destinati, secondo l’azienda tedesca, a rivestire un ruolo sempre più importante nella mobilità elettrica.
E Bosch – sostiene l’azienda – è attualmente l’unico fornitore del settore automotive al mondo che produce semiconduttori di potenza in carburo di silicio.