Box ha potenziato la sua piattaforma cloud di file sharing e gestione dei contenuti con una serie di nuove funzioni utili per la collaborazione in team e la sicurezza.
Per quanto riguarda il tema della collaboration, Box ha annunciato il rilascio di una nuova integrazione con Microsoft Teams che offre agli utenti un modo più semplice per collaborare sui contenuti attraverso le due piattaforme.
L’app Box for Teams fornisce una varietà di funzioni progettate per portare l’esperienza Box direttamente in Teams, eliminando la necessità per gli utenti di alternare tra le due applicazioni, aumentando la produttività e accelerando la collaborazione nel team di lavoro.
L’integrazione consente di condividere il contenuto di Box su canali e chat o caricare i file locali su un canale e sulla cartella Box associata; permette inoltre di visualizzare schede di contenuto per i file Box condivisi, che si espandono in anteprime complete. Un apposito tab fornisce una vista consolidata di tutto il contenuto Box associato a un canale e consente agli utenti di visualizzare in anteprima e scaricare i file. Inoltre la compatibilità mobile consente di caricare e condividere file Box dalle app Teams per iOS e Android.
Per garantire che gli amministratori It possano implementare facilmente e fare manutenzione di questa integrazione nelle proprie organizzazioni, Box ha aggiunto anche una serie di impostazioni di amministrazione ispirate alle richieste più diffuse dei clienti della piattaforma. Queste impostazioni offrono agli admin il pieno controllo sul comportamento di Box for Teams e riducono significativamente il lavoro manuale necessario per iniziare.
Box for Teams è disponibile sul Microsoft AppSource; maggiori informazioni sulla soluzione di integrazione sono disponibili nel sito di supporto di Box.
Per quanto riguarda il potenziamento delle funzionalità di sicurezza, oggi, afferma Box, il malware è uno dei rischi più comuni, e la pandemia di Covid-19 sta amplificando il problema, in quanto i criminali informatici cercano di sfruttare il fatto che le persone lavorano in remoto.
Il malware viene comunemente diffuso via email, sottolinea ancora Box: gli strumenti di protezione esistenti in genere mettono in quarantena il file quando viene rilevato malware e ciò può interrompere il flusso di lavoro, se nel documento sono presenti informazioni critiche che un utente deve visualizzare o salvare.
L’approccio di Box, afferma l’azienda, neutralizza il rischio senza impattare sulla produttività. Se il file nocivo è stato aggiunto a Box ed è condiviso come shared link sicuro anziché come allegato, gli utenti che fanno clic su di esso possono accedere e visualizzare il file senza essere compromessi, grazie alla tecnologia di anteprima di Box.
Quando Box Shield rileva che un file caricato contiene malware, lo etichetterà automaticamente come dannoso e limiterà i download e l’ulteriore condivisione per impedire la diffusione a più utenti e dispositivi. Gli utenti possono visualizzare in anteprima in sicurezza e persino modificare il file online, mentre viene loro mostrata una notifica di malware rilevato, nell’interfaccia utente di Box, che migliora la visibilità e la consapevolezza del problema.
Inoltre, quando viene identificato il malware, Shield genererà anche un alert di sicurezza dettagliato, in modo che i team di sicurezza e It possano valutare e intervenire rapidamente sulla questione, in pochi minuti. L’avviso mostrerà chi ha caricato il file, le informazioni di threat intelligence relative al malware e le attività correlate ai file fino a quella data, aiutando il team a decidere quale risposta sia necessario intraprendere. Come per gli altri avvisi di Shield, le informazioni possono essere riviste nella dashboard o inviate a un Siem o Casb di terze parti tramite le Event API di Box.
Queste nuove funzionalità di sicurezza, ha informato l’azienda, saranno generalmente disponibili per tutti i clienti Box Shield alla fine di aprile.