Molti non lo sanno ma anche i font sono coperti da copyright. E sono previste sanzioni
Bsa (Business Software Alliance) ha presentato una guida internazionale basata su best practice riguardante la gestione dei font. Obiettivo della nuova pubblicazione è di sensibilizzare le aziende in merito alle implicazioni legate alle licenze dei differenti caratteri tipografici. Molte aziende, infatti, ignorano che il design dei font e i font software sono classificati come proprietà intellettuale; pertanto la guida si propone di fare chiarezza in merito al modo in cui i font vanno intesi e utilizzati.
Il documento Font Guide, realizzato in nove lingue e consultabile all’indirizzo www.bsa.org, fornisce una panoramica approfondita del settore della tipografia, sia dal punto di vista storico (dai graffiti nelle caverne sino alla carta stampata) che dell’impatto sull’identità del brand delle aziende, accompagnandola con una serie di indicazioni per la gestione dei font. La guida spiega chiaramente come molte tipologie di font impongano all’utente di disporre di una licenza d’uso, esattamente come accade per la maggioranza dei programmi software.
Sia che si tratti di un fatto intenzionale oppure accidentale, l’uso di font privi di licenza espone le aziende alla violazione dei copyright, con la possibilità di incorrere in gravi sanzioni quali il ritiro della linea di prodotti oggetto della violazione, il danno alla reputazione e onerose cause legali.
Nell’occasione Bsa ha anche reso noto che un editore olandese, Aristo Uitgeverij, a seguito di indagini condotte dalla stessa Associazione in merito all’uso di software privo di licenza, si è visto costretto a mettere in regola la propria font library. L’indagine ha accertato la presenza sui computer della società di oltre 5.000 font per un valore di oltre 35.000 sterline, font per i quali l’editore ha potuto produrre soltanto una licenza per una library. Bsa ha tenuto in considerazione tanto la disponibilità dei titolari nel porre rimedio alla situazione quanto il fatto che alcuni font utilizzati illegalmente erano stati ereditati inconsapevolmente; tuttavia Aristo Uitgeverij si trova comunque a dover affrontare danni e spese legali.