La società ha avviato trattative per la cessione della propria divisione Integris, concentrandosi esclusivamente sulla produzione e vendita di server.
Cominciano a prendere corpo e concretezza le voci, circolate già nei giorni
scorsi, circa la vendita da parte di Bull delle proprie attività nei servizi.
Acquirente, per 300 milioni di euro, sarebbe la francese Steria affiancata da
due fondi di investimento francesi: Caravelle e Axa Private Equity.
Steria, dunque acquisterebbe le attività europee di Integris rafforzando la sua
posizione sul Vecchio Continente. L’operazione dovrebbe essere approvata e
decisa nel giro dei prossimi due o tre mesi e, una volta conclusa, porterebbe
Steria a possedere il 100% delle filiali europee di Bull, che a sua volta
deterrebbe il 15% del capitale del gruppo.
Ma che cosa significa in concreto
questa operazione?
Nella sostanza, Bull si limiterà alla produzione di
server, rinunciando al contatto diretto con i clienti finali. Di fatto, abbandona
tutte le attività che hanno a che vedere con la consulenza, la system
integration, l’e-business e l’outsourcing.
La cessione ha effetti
significativi anche a livello occupazionale. A Integris fanno capo qualcosa come
10.000 effettivi, vale a dire il 55% della totale forza lavoro di Bull.
Per
quanto riguarda invece Steria, questa è la quinta acquisizione nel giro di un
anno, avendo la società precedentemente inglobato Experian, Tecsi, Metanoques ed
Eqip. La società si rafforza dunque in modo significativo sul mercato europeo,
rendendo sempre più diretto lo scontro con Eds.
L’acquisto di Integris le
apre infatti le porte sui mercati del Nord Europa, dell’Austria, del Portogallo,
della Grecia e dell’Italia.