Secondo Assintel, l’incremento previsto per il mercato italiano è del 2,1%, trainato dal software (+3,4%)
Con un anticipo di qualche mese sulla scadenza del 2007, l’Assintel Report si esprime sulla crescita del mercato It italiano, attribuendole un +2,1% e un fatturato di 21,4 miliardi di euro. Per il secondo anno l’associazione del settore Ict, aderente a Confcommercio, presenta un’analisi dettagliata sull’andamento del mercato, e in particolare su software e servizi, commissionata a Nextvalue, che si articola in tre parti: una valutazione del mercato It italiano, performance dei vendor e un’indagine sulle propensioni e priorità di investimento, condotta su un campione di 500 aziende utenti. Come ha osservato Afredo Gatti, managing partner e fondatore di Nextvalue, il trend del settore si confronta con un contesto economico nazionale partito bene nella prima metà dell’anno e oggi rivisto in frenata, con un Pil previsto a fine anno sull’1,3%. Il mercato dell’It, tuttavia, cresce di più, in quanto l’onda lunga degli investimenti partita dalle grandi e medie imprese si sta spostando verso Pmi e piccolissime realtà.
Nello specifico, il mercato dell’It vede crescere l’hardware del 2,1% (pari a 7,510 miliardi di euro), del 3,4% quello del software (4,055 miliardi) e dell’1,5% quello dei servizi (9,856 miliardi). Nell’ambito del software, l’area trainante è quella del middleware (+5,9%) seguita dai package applicativi (+2,4%) e dal software di sistema (+2,1%), mentre nei servizi, le aree trainanti sono quella dell’application management (+3%), della consulenza (+2,7%) e della system integration (2,6%).
Tra i segmenti di mercato più dinamici e importanti c’è quello bancario, in quanto rappresenta il 22,6% degli investimenti complessivi It (+2,2%), coinvolto da movimenti di razionalizzazione delle infrastrutture (il 40% ha detto di avere progetti nelle Soa), da progetti di compliance e adeguamento alle normative europee, ma non solo, anche da normative della Banca d’Italia relative al disaster recovery e ai sistemi di pagamento elettronico.
Il settore industria non ha mai brillato come investimenti It (+1,5%) perché ha altre priorità, mentre le assicurazioni (+1,2%) stanno vivendo un cambiamento legato alle agenzie plurimandatarie. Bene commercio, Gdo e servizi (+2,8%) come pure logistica e trasporti (+2,4%). Scarsa la crescita della Pa centrale (+0,7%), trainata soprattutto dal ministero delle Finanze che da solo rappresenta il 43% dell’intera spesa It del settore.
Riguardo alle previsioni di investimento, lo scenario è in evoluzione (il 42,3% investe in It l’1% del fatturato e il 31% circa l’1,5%), anche se in caso di progetti straordinari si attinge a un extra budget, ma in questo caso le decisioni vengono prese dal top management.
