Positivi i risultati del 2001 per lo specialista di business intelligence, cresciuto del 10% nel giro d’affari. Sul numero di licenze vendute si gioca la leadership del settore.
Business Objects ha diffuso i risultati dell’ultimo trimestre 2001: il giro d’affari della società specializzata in business intelligence e decisionale ha raggiunto i 116,8 milioni di dollari, in rialzo del 10% in rapporto all’anno precedente anche se il risultato netto, 14,1 milioni di dollari, fa rimpiangere i 16,1 milioni del 2000. «Le vendite sono andate bene – spiega Pierre-Michel Peugnet, direttore amministrativo e finanziario – ma non tanto quanto avremmo sperato: oltre alla crisi e agli avvenimenti americani, il rallentamento europeo è stato più marcato di quanto si pensasse. D’altra parte non solo non abbiamo ridotto il personale, ma abbiamo assunto 350 persone e, soprattutto, stiamo superando il nostro principale concorrente, Cognos».
Effettivamente il 30 novembre scorso, Cognos ha dichiarato di avere venduto licenze per qualcosa in più di 59 milioni di dollari nel terzo trimestre fiscale del 2002, contro i 72 milioni di dollari di Business Object nel trimestre concluso a fine dicembre 2001: sarà necessario attendere i risultati effettivi dell’esercizio 2002 di Cognos e dettagli più precisi sui volumi d’affari.
Business Objects continua innegabilmente ad aumentare la quota di mercato e può ormai contare su 15000 clienti, ovvero 2700 in più rispetto all’anno scorso. La vendita di soluzioni per extranet ha visto una crescita di circa il 100% mentre le applicazioni analitiche, che l’anno scorso non esistevano, hanno portato nelle casse della società circa 8 milioni di dollari se considerate isolatamente o 24 milioni sommando le licenze e i servizi. Anche se i servizi rappresentano ormai il 39,9% del volume d’affari della società, Peugnet ha le idee chiare e afferma: «Vogliamo rimanere sviluppatori e mantenere un rapporto di 60 a 40 fra licenze e servizi».
