Ora che i calcoli a mano non li fa praticamente più nessuno, le buone vecchie calcolatrici con il display a cristalli liquidi sono passate decisamente di moda. Male che vada, possiamo chiedere direttamente a Spotlight di fare quel calcolo. Ma se nelle calcolatrici ci fosse più di quanto non crediamo? Un’intelligenza autonoma e, soprattutto, una sfida per noi?
Questa è in sintesi la premessa di Calculator The Game, un puzzle game da giocare su iPhone nei ritagli di tempo e basato sulla nostra capacità di eseguire calcoli matematici. O comunque di immaginare come possono cambiare i numeri, una volta sottoposti a determinate operazioni. Tutto dentro una calcolatrice a energia solare (suggerimento: coprite le ‘celle’ con un dito…)
Calculator appare inizialmente come un gioco molto semplice perché l’interfaccia è gradevole ma minimale. C’è un display dove appaiono i numeri ma la tastiera della nostra calcolatrice non comprende né tutti i numeri né tutti gli operatori. Qui stanno il bello e il difficile del gioco: l’obiettivo è arrivare a visualizzare un determinato numero sul display, entro un numero di “mosse” prefissato, usando solo il numero di partenza e i tasti disponibili.
Il gameplay appare quindi subito chiaro: capire in anticipo in che ordine devono essere usate cifre e operatori per arrivare al numero-obiettivo. Nei primi livelli ovviamente è tutto molto semplice ma si fa complicato man mano che si va avanti, soprattutto perché arrivare a un certo numero magari è semplice, ma farlo con pochi passi non lo è.
A complicare piacevolmente il gioco arrivano man mano nuovi operatori che prendono il posto di quelli convenzionali (moltiplicazione, addizione e sottrazione). Il “cervello” della nostra piccola calcolatrice ci mette davanti operatori curiosi, come quelli che cambiano una cifra in un’altra (tutti i 2 in 3, ad esempio) del numero nel display o che lo fanno scorrere eliminando la cifra più a destra. E altre diavolerie del genere.
Calculator bilancia bene il difficile equilibrio tra la difficoltà che ci spinge a continuare a giocare e quella che ci fa mettere via il gioco perché è eccessiva. Alterna livelli che richiedono una buona dose di ragionamento ad altri che si risolvono più in fretta, tenendoci quindi sulla corda ma non troppo. E se proprio non riusciamo ad andare avanti c’è un meccanismo di suggerimenti che è anche il principale sistema (quasi l’unico) per far guadagnare gli sviluppatori.