Microsoft starebbe pianificando un radicale cambiamento delle proprie politiche di pricing con sensibili differenze nei riguardi degli Oem e dei principali clienti corporate. Fonti vicine al colosso di Redmond affermano che a breve gli Oem dovrebbero p …
Microsoft starebbe pianificando un radicale cambiamento delle proprie politiche di pricing con sensibili differenze nei riguardi degli Oem e dei principali clienti corporate. Fonti vicine al colosso di Redmond affermano che a breve gli Oem dovrebbero pagare di più per aggiudicarsi il diritto caricare sui propri pc i sistemi operativi Windows-based. I costi dovrebbero viceversa abbassarsi per quei named account che acquistano le licenze direttamente da Microsoft.
I cambiamenti seguono le concessioni fatte da Microsoft la settimana scorsa in fatto di licenze, dando agli hardware vendor una maggiore flessibilità per l’accesso degli utenti finali al proprio browser Internet Explorer.
Ma sarebbero anche e soprattutto una diretta conseguenza delle recenti decisioni della corte d’appello, secondo la quale gran parte delle politiche di licensing di Microsoft erano restrittive e anticompetitive. Sempre secondo le fonti, Microsoft sarebbe al lavoro in questi giorni per dare ulteriori ritocchi alla propria politica di pricing e di licensing. I prezzi per i named account potrebbero scendere da 76,5 a 70 dollari per ogni licenza, mentre per i pc vendor dovrebbero aumentare in relazione al loro Mda, market development agreeement. Questi sono i contratti di licenza che Microsoft richiede agli Oem licenziatari di Windows e che in passato hanno sempre premiato gli Oem che avevano maggiormente venduto e promosso Windows, Internet Explorer e le altre tecnologie Microsoft. Secondo altre fonti, la casa di Redmond starebbe invece cercando di ridurre il gap tra i prezzi per gli Oem e quelli per i large account. Da Microsoft, per il momento, non sono arrivati commenti ufficiali.
