Cavalcare i trend di mercato aprendo (se serve) nuove sedi

È il caso di Iceberg Technology, distributore alle porte di Treviso che, incassato il colpo del ridimensionamento del mercato delle Ram sta valutando l’aggiunta di una sede in Turchia

Novembre 2004, Dall’Asia con furore, passando per l’annus horribilis
(il 2002), che ha lasciato sul mercato dell’Ict non poche vittime. Ma non Iceberg
Technology
. Il distributore di Villorba, a tre chilometri da Treviso, ha
infatti cominciato nel 1997 a far business con la distribuzione di memorie Ram
per computer Apple importate dai Paesi asiatici (con qualcosina anche dagli
Stati Uniti) e rimarchiate poi con il brand Iceberg.
«Soluzioni, quest’ultime – ha spiegato Alberto
Cussiol
, marketing manager della società -, che rimangono
tuttora nel nostro portafoglio di riferimento, nonostante il drastico calo dei
prezzi registrato quattro anni fa e che ha influito pesantemente sul nostro
fatturato che, nel 2002, è passato da 7,8 a 5,5 milioni di euro»
.

Non di sole memorie è fatto il business
Poco male, però. Di pari passo alla distribuzione delle memorie Ram per
il mondo della Mela, Iceberg Technology (che di milioni in cassa ne ha messi
8,2 nel 2003) ha pensato bene di attivare un canale per la distribuzione delle
memorie flash Abata (altro produttore con gli occhi a mandorla), per videocamere,
fotocamere «e oggi – ha precisato il manager – anche per lettori Mp3
e tecnologie digitali di vario tipo»
. Ma non solo. Nel listino dell’azienda
gravitano anche gli hard disk di Maxtor e Seagate, che Iceberg acquista con
contratti di subdistribuzione nel mercato statunitense, e tutta una serie di
accessori legati alle tecnologie Usb 2.0, come gli hub, «che ci aiutano
a tenere vivo il fatturato»
.
Così, inseriti gli accessori per notebook di Targus, le periferiche per
computer di Bafo Technologies, i supporti di BookEndz per collegare le periferiche
esclusivamente ai notebook Apple e, da qualche tempo, anche le mainboard e le
schede video della taiwanese Chaintech, Iceberg Technology (da tre mesi divenuta
una Spa) si sta guardando intorno. La filiale aperta a Zurigo, in Svizzera,
nel 2001 potrebbe, infatti, non rimanere da sola a lungo.
«La piazza italiana – ha affermato il manager – sta cominciando
ad andarci un po’ stretta. Così, similmente a quanto accaduto per
la filiale elvetica (che in parte spiega la presenza nel listino del distributore
delle memorie Ram e delle chiavi Usb di un produttore indiscutibilmente svizzero
come SwissBit – ndr), stiamo valutando la possibilità di aprire un’altra
sede in Turchia, anche se sono in corso solo da questo mese di novembre i primi
contatti ufficiali»
.
A oggi, infatti, se dalla Svizzera Iceberg Technology raggiunge il mercato francese
e quello tedesco, dalla Penisola le country toccate sono Svezia, Turchia, Grecia
e, da qualche mese a questa parte, anche Israele.
Con la distribuzione in esclusiva dal ’99 delle soluzioni della californiana
Sonnet Technologies, che produce aggiornamenti di processori per computer Macintosh,
è facile dedurre che «oltre il 50% del nostro fatturato proviene
dal mondo della Mela, anche se forniamo anche memorie per pc a Minolta, Olivetti
Tecnost e alla stessa Apple Computer Italia»
. «La tipologia
di clienti che serviamo
– ha continuato il manager – spazia, infatti,
dai classici rivenditori per il mondo Mac e pc agli assemblatori, e dai produttori
alle catene retail come Gruppo Sme, molto forte nel Triveneto»
. A
loro il distributore offre anche le soluzioni di D-Link che, però, come
ci è stato precisato, vengono acquistate in subdistribuzione da Tech
Data, «nonostante il produttore in questione ci annoveri fra i propri
Value added distributor»
. Completano l’offerta gli scanner
Fujitsu e le Ram ad alte prestazioni di Ocz, che trovano spazio nei 600 mq di
magazzino della sede vicino a Treviso, dove lavorano venti dipendenti ai quali,
molto presto, potrebbero aggiungersi delle new entry negli ambiti commerciale,
amministrativo e logistica.

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