C’è posto per tutti in WebSphere

Ibm abbraccia la filosofia dell’”enterprise service bus” che prevede l’integrazione in un unico middleware di diversi servizi di rete. Dopo l’inserimento di Jms all’interno di WebSphere Mq, ora è la volta di Soap.

30 settembre 2002. Continua il processo di trasformazione del middleware WebSphere: Ibm inserirà il supporto per Soap all’interno della piattaforma di messaging WebSphere Mq. Soap (Simple Object Access Protocol) è un protocollo di comunicazione istantanea via porta Http, indipendente dalla piattaforma e realizzato, fra gli altri, da Microsoft.

Nell’ultimo trimestre di quest’anno Big Blue rilascerà una “tech preview” di WebSphere Mq con il supporto per i Web service, e a seguire la release finale. Inoltre Ibm intende migrare i tool di Mq verso il framework Eclipse in modo da unificare l’ambiente di sviluppo per tutti i tool di WebSphere.

Ibm ha dichiarato che, con queste integrazioni, WebSphere Mq garantirà l’accesso a servizi di messaggistica via Http. Le nuove funzionalità permetteranno di gestire i messaggi in modo asincrono. Per esempio, una richiesta può essere bloccata in partenza in modo da non interrompere un processo in atto con priorità più alta.

WebSphere Mq permetterà anche di assegnare delle regole ai servizi Web come, per esempio, rispedire al mittente una richiesta, se un invio non può essere completato a causa di un timeout dovuto alla indisponibilità di un sistema.

L’integrazione con Soap si aggiunge a quella già effettuata all’inizio di quest’anno a favore di Jms (Java Message Service) per facilitare il rilascio e l’integrazione di applicazioni Java all’interno della piattaforma Ibm.

Le ultime iniziative pongono Ibm come protagonista dello sviluppo di una “enterprise service bus”, una sorta di backbone intelligente capace di smistare e gestire i dati di diverse applicazioni e le informazioni che si contrappone a una gestione centralizzata.

Si tratta, in particolare, dello sviluppo di un middleware che supporti quattro implementazioni fondamentali: i servizi web, il messaging, le trasformazioni e il routing dei contenuti. E, nel caso un’azienda lo richieda, a questi si può aggiungere anche un Bpm (Business Process Management). Lo stesso concetto, secondo gli analisti, potrebbe ridurre le spese di implementazione migliorando la facilità d’uso.

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