Tra i trend principali di questo Ces 2020 di Las Vegas c’è senz’altro la mobilità del futuro, con particolare attenzione per le tecnologie alternative e i sistemi che aumentano l’efficienza energetica e l’ecosostenibilità, ma con un focus sempre crescente anche per la guida autonoma e i veicoli smart e connessi.
La guida autonoma non è certo una novità, è anzi un argomento ormai da anni sulla cresta dell’onda: ciò nondimeno, la presenza sempre più capillare delle tecnologie di intelligenza artificiale e la diffusione della connettività mobile di nuova generazione 5G, oltre chiaramente alla evoluzione tecnologica e dei test sperimentali in questo campo, sembra stiano dando la spinta definitiva al settore, in cui sono ormai impegnati tutti i principali player dell’industria automotive e dell’high tech.
Il LiDAR a lungo raggio di Bosch
Lo sviluppo e l’affinamento della sensoristica necessaria alla implementazione pratica e sicura della guida autonoma è uno dei fattori chiave in questo ambito. Anche in questo campo il Ces 2020 ha mostrato una forte e vivace attività da parte dell’industria. Abbiamo visto ad esempio il sistema AIR Traffic di Bitsensing oppure i sensori LiDAR (light detection and ranging) e le soluzioni per la guida autonoma di Velodyne.
In occasione del Ces, Bosch ha annunciato di aver avviato lo sviluppo in serie del LiDAR adatto al settore automotive. Il misuratore di distanza basato su laser, sottolinea l’azienda tedesca, è indispensabile per le funzioni di guida di livello SAE da 3 a 5: il nuovo prodotto Bosch è progettato per coprire sia le ampie distanze sia quelle ravvicinate, quindi potrà essere impiegato in autostrada e in città. Bosch ha esplicitato l’intenzione di abbassare il prezzo di questa costosa tecnologia, grazie all’economia di scala, rendendola fruibile al mercato di massa. Anche da questi punti di svolta del mercato passa la possibilità di rendere possibile la guida autonoma.
Nello sviluppo del LiDAR, Bosch ha potuto fare affidamento sul know-how dell’azienda in materia di sensori per radar e telecamere, potendo integrare in modo perfetto tutte e tre le tecnologie. Inoltre, Bosch è tra gli sviluppatori leader nei sistemi di assistenza alla guida potenziati dall’intelligenza artificiale, che aprono la strada alla guida autonoma.
Sempre al Ces 2020, Bosch ha ricevuto un Innovation Award per il suo Virtual Visor. Si tratta di una visiera parasole per auto progettata per aumentare il comfort e la sicurezza alla guida: la soluzione è dotata di un singolo pannello LCD trasparente e di una videocamera rivolta verso il conducente, con software di rilevamento, analisi e tracciamento del viso potenziato dall’intelligenza artificiale.
Virtual Visor utilizza l’intelligenza artificiale per individuare l’autista all’interno dell’immagine e per determinare i punti di riferimento sul viso, quali occhi, naso e bocca, in modo da identificare le ombre sul volto stesso. L’algoritmo analizza inoltre la visuale del conducente, oscurando solo la sezione del display attraverso la quale la luce colpisce gli occhi. Il resto del display rimane trasparente, evitando quindi di oscurare una larga parte del campo visivo del guidatore.
Livox svela i LiDAR per la guida autonoma
Livox è una società fondata nel 2016, specializzata nello sviluppo e nell’implementazione di soluzioni basate su sensori LiDAR.
Al Ces 2020 Livox ha svelato una nuova gamma di sensori LiDAR ad alte prestazioni e a basso costo per applicazioni di guida autonoma L3 e L4: anche in questo caso l’azienda produttrice ha come obiettivo il mercato di massa. Si chiamano Horizon e Tele-15 i sensori Livox, e presentano il metodo di scansione proprietario dell’azienda che, evidenzia il produttore, offre prestazioni migliori a una frazione del costo dei sistemi LiDAR tradizionali.
Terranet VoxelFlow, l’alternativa al LiDAR
Al Ces 2020 Terranet ha invece svelato VoxelFlow, una tecnologia 3D di percezione del movimento in grado di rilevare e classificare gli oggetti, afferma l’azienda, in modo molto più preciso ed esponenzialmente più veloce rispetto al LiDAR, proponendosi dunque come alternativa a quest’ultimo.
Terranet è una società con sede in Svezia e VoxelFlow è stato inventato da Dirk Smits: il sistema, spiega l’azienda, è stato costruito sulla base della comprensione che i sistemi di navigazione computerizzati e di visione artificiale di oggi sono semplicemente troppo lenti e soggetti a limiti di velocità fondamentali di percezione, utilizzando un approccio basato su frame. L’azienda sostiene che LiDAR ha una risoluzione limitata e una frequenza di scansione insufficiente, il che rende quasi impossibile distinguere, ad esempio, un lampione fisso da un bambino che corre.
VoxelFlow, d’altro canto, è in grado di classificare oggetti dinamici in movimento a una latenza estremamente bassa e utilizzando una potenza di calcolo anch’essa molto bassa: produce 10 milioni di punti 3D al secondo, sottolinea Terranet, per una edge detection rapida e senza sfocatura da movimento (motion blur).
Cerence, per l’assistenza in-car
Cerence è una società nata dallo spin-off di Nuance Communications e specializzata nello sviluppo di user experience per il mondo automotive basate sull’intelligenza artificiale, sul riconoscimento vocale, sulle tecnologie touch e d’interazione avanzate e sulla realtà aumentata. Perché, oltre all’efficienza energetica e alla guida autonoma, il Ces 2020 ha evidenziato come il settore automotive stia sperimentando user experience sempre più sofisticate per l’esperienza a bordo del veicolo.
Al Ces 2020 Cerence ha lanciato una serie di nuove soluzioni: My Car, My Voice, ad esempio, consente alle persone di creare voci personalizzate per i loro assistenti in-car, basandosi sulla tecnologia di sintesi vocale dell’azienda.
Car Life, invece, è una suite di prodotti SaaS basata sull’intelligenza artificiale pensata per supportare l’intero ciclo di vita dell’auto. L’obiettivo è di migliorare l’esperienza con la propria vettura a partire dall’acquisto fino all’organizzazione di appuntamenti per la manutenzione, attraverso l’integrazione con il Dealer Management System (DMS), il tutto tramite l’utilizzo della voce e sfruttando il touchscreen di infotainment del proprio veicolo.
Cerence Emergency Vehicle Detection (EVD) è una soluzione che si integra con l’assistente in-car per avvisare i conducenti dell’approssimarsi di veicoli di emergenza affinché possano adattare contestualmente la loro guida. Infine,
l’azienda ha svelato le ultime innovazioni alla sua piattaforma Cerence Drive, tra cui un’interazione avanzata senza l’utilizzo di pulsanti che sfrutta il riconoscimento vocale, il rilevamento dello sguardo, il tocco e i gesti per creare un’esperienza in-car più naturale.
Il Digital Cockpit 2020 di Samsung
Anche Samsung Electronics punta forte su un’esperienza in-car connessa e avanzata, potenziata dalla connettività mobile 5G.
Al Ces 2020 l’azienda sud-coreana ha alzato infatti il sipario sul suo Digital Cockpit 2020, che utilizza il 5G per collegare le funzionalità interne ed esterne al veicolo e per offrire esperienze connesse sia per i guidatori che per i passeggeri delle auto. Anche il Digital Cockpit 2020 è frutto della collaborazione consolidata tra Samsung Electronics e Harman International: combina le tecnologie di telecomunicazione, semiconduttori e display Samsung con l’expertise di Harman nel settore automotive.
Il sistema, spiega Samsung, consente connessioni bidirezionali e senza soluzione di continuità tra casa, ufficio e tutti gli altri spazi che gli utenti possono visitare, e fornisce esperienze personalizzate e infotainment in auto. Inoltre, le funzionalità intelligenti abilitate tramite Bixby offrono un supporto attivo al conducente.
Digital Cockpit 2020 incorpora otto display all’interno del veicolo, nonché otto videocamere. La soluzione utilizza il SoC (System on Chip) Samsung Exynos Auto V9 e Android 10, abbinamento che consente l’esecuzione di più funzionalità contemporaneamente.
Tecnologia intelligente da Continental
Quello della tecnologia intelligente è un filo conduttore che, nei nuovi annunci del Ces 2020, unisce diversi ambiti, anche non necessariamente adiacenti. Alla fiera di Las Vegas Continental ha dato dimostrazione delle sue ultime innovazioni in campo automotive, per l’appunto all’insegna della tecnologia intelligente.
La funzione Transparent hood rende visibile l’area sotto il cofano e consente al guidatore di visualizzare terreni e ostacoli che altrimenti sarebbero nascosti: il funzionamento si basa sul sistema Surround View di Continental, composto da quattro telecamere satellitari e un’unità di controllo elettronica; un algoritmo di elaborazione delle immagini intelligente si occupa di ricostruire l’immagine sotto il veicolo e di inserirla in modo preciso nella vista surround mostrata al conducente.
Continental sta inoltre collaborando con i partner per integrare la tecnologia UWB (Ultra-Wide Band) nei futuri veicoli e ha dimostrato la prossima generazione di Natural 3D Display, tecnologia che si propone come elemento chiave dell’interazione uomo-macchina mediante un’esperienza 3D che non richiede lenti speciali.
Oltre ad altre soluzioni, Continental, in partnership con Sennheiser, ha anche svelato un sistema audio senza altoparlanti per l’interno del veicolo, che integra la tecnologia audio brevettata 3D Ambeo di Sennheiser con il sistema Ac2ated Sound di Continental. Abbandonando del tutto la tecnologia dei diffusori convenzionali, il sistema sfrutta superfici selezionate all’interno del veicolo per produrre suono.
Il taxi volante di Uber e Hyundai
Naturalmente uno degli obiettivi della mobilità del futuro è cercare di ridurre il numero di veicoli circolanti su strada offrendo soluzioni alternative agli utenti che hanno bisogno di spostarsi.
Al Ces 2020 Uber e Hyundai Motor Company hanno annunciato una nuova partnership per lo sviluppo di Uber Air Taxi che serviranno per un futuro network di ride sharing per la mobilità on-demand: le due aziende hanno anche presentato un concept di aerotaxi.
Nell’ambito di questa partnership, Hyundai produrrà e distribuirà i veicoli aerei e Uber fornirà servizi di supporto dello spazio aereo, collegamenti ai trasporti terrestri e le customer interface attraverso un ride share network di viaggi aerei. Le aziende stanno collaborando anche su concept relativi all’infrastruttura necessaria per supportare il decollo e l’atterraggio di questa nuova categoria di veicoli.
Vision-S, la visione di Sony per la mobilità
Anche Sony ha condiviso al Ces 2020 la propria visione nel settore della mobilità, incentrata sulla ricerca di sicurezza, affidabilità, comfort e intrattenimento. Questa visione ha fatto nascere l’iniziativa denominata Vision-S ed è stata espressa nel primo prototipo di veicolo.
Questo prototipo, spiega l’azienda, incorpora le tecnologie di imaging e rilevamento nonché software di bordo calibrati utilizzando le tecnologie di intelligenza artificiale, di telecomunicazione e cloud di Sony.
Un totale di 33 sensori, tra cui sensori di immagine CMOS e sensori ToF, sono incorporati all’interno del veicolo, al fine di rilevare e riconoscere persone e oggetti all’interno e all’esterno dell’auto e fornire un avanzato supporto alla guida.