Soprattutto fra i più giovani cresce la diffusione delle app che prevedono una comunicazione più privata e controllata che nei social network convenzionali. In questo filone ora si inserisce Chain, un’applicazione nata da un’idea di Srinivas “Srini” Rao per condividere contenuti con i familiari negli USA e in India. Il fulcro di Chain sono “catene” di brevi video della durata massima di un minuto.
Il principio di base è che i video sono un mezzo di espressione e comunicazione usatissimo dai più giovani. L’app porta il concetto più avanti del solito, basandosi quasi esclusivamente sui video: una conversazione inizia con il primo video postato dall’utente, i suoi contatti su Chain rispondono allo stesso modo postando i loro video e creando così una catena.
Non è detto che i video debbano essere per forza originali di Chain, possono anche essere ad esempio video di Snapchat (altro strumento sempre più usato) o GIF animate (c’è un motore di ricerca). La forma della “risposta video” è quindi potenzialmente molto articolata. Il servizio è stato lanciato ufficialmente da pochi giorni ma conta già diverse migliaia di iscritti. Certo la concorrenza non mancherà.