Ci sono anche le chatbot tra le novità che Larry Ellison ha estratto dal suo cilindro in occasione del keynote inaugurale dell’edizione 2016 di OpenWorld a San Francisco.
Oltre a confermare il forte commitment nei confronti dei servizi e delle piattaforme cloud, il CTO della società ha presentato una serie di strumenti che consentono di creare chatbot intelligenti, integrabili con le sue piattaforme software.
L’obiettivo è chiaro: rendere disponibili nuovi strumenti integrabili con le soluzioni esistenti e che consentono alle aziende di connettersi con i loro clienti e consumatori.
Il tema è caldo: le piattaforme conversazionali sono al centro dell’attenzione di molti big dell’It, da Facebook a Microsoft, passando per Google.
Ma se alcuni player si focalizzano sull’intelligenza delle loro interfacce, Oracle ha guardato al passo successivo, vale a dire alla capacità di integrazione con gli strumenti di gestione aziendale.
Una demo dedicata solo alla chatbot integrata con l’HCM
Così nella sua demo, il CTO di Oracle ha mostrato un bot per Facebook Messenger, in grado di integrarsi con la sua piattaforma HCM (Human Capital Management).
Nel corso della dimostrazione, Larry Ellison ha dunque effettuato la richiesta per un nuovo set di biglietti da visita. La prima immagine mostrata dal sistema indicava ancora Ellison nel ruolo di Ceo della società ed è stato lo stesso sistema a rilevare l’incongruenza rispetto a quanto l’HCM riporta sul ruolo del manager. Il sistema ha dunque proposto un biglietto da visita con il ruolo aggiornato, chiedendo l’approvazione allo stesso Ellison.
Buono l’effetto demo, che ha consentito a Ellison di celiare sul proprio cambio di ruolo, mostrando nel contempo le potenzialità di uno strumento che può essere facilmente integrato nelle soluzioni di procurement o in quelle di calendaring e pianificazione.
Non è dato di sapere al momento se e quando la chatbot sarà resa disponibile ai partner della società.