Ufficialmente lanciato il Pentium 4 Extreme Edition, la risposta all’Athlon 64. Indicato per i videogiocatori più accaniti, il processore parte da una frequenza di 3,2 GHz
4 novembre 2003 Intel ha ufficialmente introdotto sul mercato il Pentium
4 Extreme Edition, il processore che la società di Santa Clara
sta utilizzando quale risposta alla nuova famiglia di chip a 64 bit di Amd. Questo
nell’attesa di proporre la nuova Cpu basata sulla tecnologia costruttiva a 0,09
micrometri e conosciuta con il nome in codice di Prescott (dovrebbe
arrivare per fine anno).
Il processore viene proposto in una frequenza a 3,2 GHz e
si indirizza ai videogamer più accaniti che vogliono il massimo in termini
di potenza.
Basato sulla tecnologia di processo a 0,13 micron, il Pentium 4 Extreme Edition
è una sorta di Xeon server riconfigurato per essere
usato nei desktop. Integra una cache di secondo livello da 512 KB, una cache
di terzo livello da 2 MB e un bus di sistema a 800 MHz. È compatibile
con le attuali famiglie di chipset Intel 865 e Intel
875 e non necessita di motherboard ad hoc. Secondo quanto comunicato,
la cache di terzo livello da 2 MB è in grado di precaricare un buffer
di immagini grafiche o un fotogramma video prima che siano richiesti dal processore,
per offrire un throughput più elevato. Questo si dovrebbe tradurre sulla
carta in videogame più realistici e in prestazioni più elevate
per l’editing di video.
Il processore supporta la tecnologia Hyper-Threading che,
ricordiamo, permette al software di “vedere” due processori invece
di uno. La tecnologia HT consente al processore di gestire due thread
separati contemporaneamente, migliorando le prestazioni con l’esecuzione simultanea
di due o più applicazioni. Ovviamente il sistema operativo e il software
devono essere ottimizzati per sfruttare a fondo questa possibilità.
Intel ha già iniziato la consegna delle versioni “in box”
del processore. Il prezzo unitario, per lotti di 1.000 unità, è
di 925 dollari.