Problemi a livello di infrastruttura informatica possono avere un enorme impatto sulla produttività aziendale e il rallentamento IT derivante da picchi nel traffico di rete può contribuire in maniera significativa a tale situazione.
La maggior parte delle soluzioni di monitoraggio informatiche rendono semplice per i team IT identificare picchi improvvisi o particolarmente preoccupanti a livello del traffico di rete, comunicando tali dati tramite interfacce grafiche.
Ciò nonostante, talvolta essere avvisati del problema non è sufficiente e la vera sfida sta nello scoprire cosa causa effettivamente il picco di traffico.
Naturalmente ogni rete è diversa. Ma Paessler lavora con i suoi clienti per identificare le cause dei picchi di banda da oltre 20 anni ed è riuscita a individuare le cinque più comuni, basandosi sul riscontro dei clienti. Per scoprire in che modo uno strumento come PRGT può aiutare a monitorare la banda si può scaricarne una versione di prova gratuita per 30 giorni.
1 – Backup programmati all’interno della LAN
Non si sottolinea mai abbastanza l’importanza di eseguire backup regolari. La maggior parte delle aziende programma i propri backup in modo che abbiano luogo in determinati intervalli di tempo o in determinate ore del giorno. Poiché i backup solitamente contengono grandi quantità di dati, consumano molta banda per essere portati a termine rapidamente. Possono perfino arrivare a utilizzare per intero una connessione da 1GBit e causare così un enorme picco a livello del tuo traffico di rete.
È bene programmare i backup al di fuori dell’orario lavorativo, in particolare se contengono grandi quantità di dati e sono programmati quotidianamente (cosa assolutamente consigliata!). Se l’attività della tua azienda abbraccia più fusi orari, scegli la finestra oraria che influisce meno sulla sua operatività.
2 – Strumenti di backup remoto
Quanto detto dei backup all’interno della LAN vale in particolare per quelli remoti. Numerose reti impiegano soluzioni in cloud per salvaguardare i loro dati – nella maggior parte dei casi a complemento dei backup locali. Caricare grandissime quantità di dati stressa la banda. Altre applicazioni potrebbero quindi andare come lumache o smettere del tutto di funzionare. Qui vale lo stesso consiglio di cui sopra: programmare i backup remoti in orari non lavorativi, se possibile.
3 – Altri aggiornamenti software
Un antivirus aggiornato è un elemento essenziale per la protezione dell’integrità dei tuoi dati e della privacy. La maggior parte delle soluzioni si aggiorna diverse volte al giorno per garantire la protezione contro nuovi buchi a livello della sicurezza e altre minacce. Altri prodotti come Microsoft Office, la Suite di Adobe e il sistema operativo eseguono a loro volta aggiornamenti regolari.
La maggior parte degli aggiornamenti degli antivirus sono distribuiti tramite LAN a tutti i computer compresi nella rete, cosa che riuce il consumo di banda della tua connessione a Internet. A seconda delle dimensioni dell’aggiornamento, potrebbe verificarsi un picco di traffico sul monitor della banda LAN. Se ciascuno dei computer presenti in rete scarica gli aggiornamenti software per conto proprio si può verificare una congestione della connessione a Internet.
Se possibile, tenta di distribuire tutti gli aggiornamenti di software e sistema operativo tramite LAN. Altri aggiornamenti di grandi dimensioni, come l’ultima versione di Windows, potrebbero influire negativamente sulla velocità della tua connessione a Internet e intralciare i tuoi compiti quotidiani.
4 – Problemi a livello del server di posta elettronica
Inviare e ricevere e-mail è uno dei compiti più frequenti che la tua rete si trova a gestire. Semplici messaggi contenenti solo testo o mail con allegati di piccole dimensioni solitamente non stressano troppo la rete, anche se numerosi. Se però qualcosa va storto con la consegna della posta, numerosi server di posta elettronica sono molto testardi nel tentare di inviare i messaggi più e più volte. Un caso tipico è un’e-mail con un file allegato, ad esempio un JPEG da 10 Mbyte o un breve video, inviata a una lista di distribuzione costituita da 100 o più destinatari. Le due implementazioni SMTP erano leggermente incompatibili e, per risolvere il problema, il server di posta elettronica target è stato impostato per negare l’accesso dall’IP del server remoto.
5 – Attacchi di malware e di hacker
Se il tuo traffico aumenta senza un motivo apparente, può essere in corso un tentativo di violazione da parte di un hacker. Casi gravi come gli attacchi DDoS sono solitamente individuati molto rapidamente per via del loro impatto forte e immediato. Attacchi più subdoli sono un po’ più difficili da individuare. Osservando il tuo monitor dell’ampiezza di banda puoi individuare potenziali attacchi di malware o tentativi di violazioni di hacker.
Ulteriori passi per scoprire cosa causa i picchi di rete
La prima cosa da considerare è se i picchi seguono uno schema preciso o meno. Compaiono all’incirca agli stessi intervalli? Si verificano in orario lavorativo, probabilmente a indicare che un utente è la causa del picco o, in seguito, suggerendo un problema di programmazione?
Se viene identificato uno schema, il passo successivo è quello di provare a trovare altri punti di monitoraggio, altrove nel sistema, che corrispondono a tale schema.
La chiave è quella di confrontare lo schema con altri processi nella rete. Ad esempio un picco di carico della CPU su uno dei server può essere sincronizzato con il carico della banda.
Quindi, provare ad analizzare il traffico con un packet sniffer o uno strumento di monitoraggio del flusso.
Questo fornirà informazioni sui dati che potrebbero aver causato il picco di rete. PRTG include il packet sniffing e il monitoraggio di flusso per analizzare i tuoi dati di rete.
Il modo migliore per scoprire in che modo il PRTG può aiutare a monitorare la banda è scaricare una versione di prova. Puoi provare PRTG per 30 giorni con tutte le sue funzioni e senza spese.