Che business e tecnologie siano collegate da tematiche comuni come l’intelligenza artificiale non è ormai una novità per nessuno. Ma ci sono anche altre tecnologie che compongono la trama della digitalizzazione dell’economia.
Solitamente nel periodo di inizio anno sono in molti a pronosticare le tendenze destinate a caratterizzare le attività. Ecome in quest’anno le aziende si trovano concordi.
Una conferma ulteriore ci viene da Atish Gude, Chief Strategy Officer di NetApp, che ha individuato le cinque tecnologie che sono trend dominanti a tutte le latitudini d’impresa.
Intelligenza artificiale in via di sviluppo
Ancora in una fase iniziale di sviluppo le tecnologie di intelligenza artificiale elaboreranno enormi quantità di dati, la maggior parte dei quali sarà nei cloud pubblici.
Un numero in rapida crescita di software e strumenti di servizio per l’intelligenza artificiale principalmente nel cloud renderà lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sempre più facile.
Questo consentirà alle applicazioni intelligenza artificiale di offrire prestazioni elevate e scalabilità, sia on che off premise, e di supportare protocolli multipli di accesso ai dati e vari nuovi formati di dati.
Di conseguenza, l’infrastruttura che supporta i carichi di lavoro di intelligenza artificiale dovrà anche essere veloce, flessibile e automatizzata. Mentre l’intelligenza artificiale diventerà certamente il prossimo terreno di confronto per i fornitori di infrastrutture, la maggior parte dei nuovi sviluppi sarà rivolta al cloud.
Dispositivi IoT
I dispositivi Edge diventeranno più intelligenti e più capaci di prendere decisioni di elaborazione e applicazione in tempo reale.
I dispositivi Internet of Things (IoT) tradizionali sono stati costruiti attorno a un paradigma phone home: raccogliere dati, inviarli per l’elaborazione, attendere le istruzioni.
Ma con l’avvento delle reti 5G, per prendere decisioni in tempo reale non si potrà aspettare che i dati facciano il giro su un cloud o un datacenter e tornino indietro; inoltre, la quantità dei dati disponibili sta aumentando a un tasso di crescita considerevole.
Di conseguenza, l’elaborazione dei dati dovrà avvenire vicino al consumatore, con una maggiore capacità di elaborare i dati. I dispositivi e le applicazioni IoT, con servizi integrati come l’analisi e la semplificazione dei dati, diventeranno più veloci, efficienti e intelligenti nel decidere quali dati richiedono un’azione immediata, quali rimandare alla parte core o al cloud e persino quali dati scartare.
Container e orchestrazione
L’orchestrazione cloud basata su container consentirà lo sviluppo di applicazioni cloud ibrido.
I container promettono, tra le altre cose, la libertà dal lock-in del fornitore. Mentre le tecnologie di containerizzazione come Docker continueranno ad avere rilevanza, lo standard de facto per lo sviluppo di applicazioni multicloud sarà Kubernetes.
Le nuove tecnologie di orchestrazione cloud basate su container consentiranno lo sviluppo di applicazioni hybrid cloud, il che significa che verranno sviluppate nuove applicazioni per casi d’uso sia pubblici che on-premise: non più applicazioni di trasferimento da un ambiente all’altro. In questo modo sarà sempre più semplice spostare i carichi di lavoro verso il luogo in cui vengono generati i dati anziché il contrario.
Automazione dei servizi
La richiesta di servizi IT altamente semplificati determinerà la continua astrazione delle risorse IT e la trasformazione dei servizi di dati in commodity.
Per gestire l’infrastruttura IT, a partire dallo storage e dalla gestione dei dati, gli sviluppatori puntano all’automaziomne, con le tecnologie di containerizzazione e serverless.
La tendenza verso l’astrazione dei singoli sistemi e servizi guiderà gli architetti IT a progettare in funzione dei dati, a elaborarli, a creare data fabric ibridi e multicloud piuttosto che semplici datacenter.
Con l’applicazione di tecnologie predittive e di diagnostica, i responsabili delle decisioni si affideranno sempre di più a servizi di dati estremamente solidi ma “invisibili”, che forniranno dati quando e dove necessari, ovunque essi risiedano. Queste nuove funzionalità automatizzeranno anche l’intermediazione dei servizi di infrastruttura come prodotti dinamici e la spola di container e workload da e verso le soluzioni più efficienti dei service provider.
Multicloud in diffusione
Il cloud ibrido e multicloud sarà l’architettura IT predefinita per la maggior parte delle organizzazioni più grandi, mentre le altre sceglieranno la semplicità e la coerenza di un singolo cloud provider.
I container rendono i carichi di lavoro estremamente mobili. Ma i dati stessi possono essere meno portatili delle risorse di elaborazione e delle applicazioni e questo influenza la portabilità degli ambienti di runtime.
Anche se si ha una soluzione per la data gravity, la coerenza dei dati, la loro protezione, la sicurezza e il resto, è possibile dover affrontare il problema di una piattaforma di lock-in e di servizi specifici del cloud provider in cui i dati non possano essere del tutto trasferiti attraverso le diverse piattaforme cloud.
Di conseguenza, le organizzazioni più piccole svilupperanno capacità interne come alternativa ai fornitori di servizi cloud, o sceglieranno la semplicità, l’ottimizzazione e la gestione hands-off derivante dall’acquisto da un unico cloud provider.
È inoltre possibile fare affidamento sui service provider per sviluppare nuovi elementi distintivi per premiare chi sceglie il lock-in. D’altra parte, le organizzazioni più grandi richiederanno la flessibilità, la neutralità e l’economicità di poter spostare le applicazioni tra cloud diversi. Sfrutteranno container e data fabric per rompere il lock-in, per garantire la portabilità totale e per controllare il proprio destino. Qualunque sia il percorso che scelgono, le organizzazioni di tutte le dimensioni saranno chiamate a sviluppare politiche e pratiche per ottenere il massimo dalla loro scelta.