Il programma di sostegno all’innovazione tecnologica continua a essere un valido strumento per promuovere la diffusione di tecnologie nei Paesi comunitari e per il 2011 lo stanziamento di risorse ammonta a 115,5 milioni di euro. Nel dettaglio, i requisiti per accedervi e le attività agevolabili.
IN SINTESI
BENEFICIARI
ATTIVITÀ SPESE AGEVOLAZIONE PROCEDURA |
SCHEDA DI VALUTAZIONE
DIFFICOLTÀ TEMPI COSTI PROBABILITÀ |
IN DETTAGLIO
NORMATIVA MODULISTICA INFORMAZIONI |
Anche nel 2011, con un budget di 115,5 milioni di euro, la
Commissione europea si schiererà al fianco degli innovatori
nel settore della formazione, della salute, dell’efficienza
energetica, della mobilità sostenibile e dei servizi
pubblici.
Il 2013, anno in cui si chiuderà il programma, è
dietro l’angolo e hanno già preso avvio le
riflessioni sul futuro.
Il bisogno di continuare a far circolare le best practice
e di sostenere l’innovazione – nella sua specifica
accezione che la differenzia dalla ricerca – sono chiari tra
gli stakeholder comunitari. Emergono alcuni
settori chiave per il futuro: l’eco-innovazione,
l’efficienza energetica, l’aerospazio, audiovisivi,
cultura, appalti pubblici.
Guardando al dopo 2013, appare chiaro che sarà necessario
rivedere il concetto di valore aggiunto europeo, permettendo di
declinarlo in maniera differenziata a seconda delle tematiche e delle
situazioni territoriali e non vincolandolo soltanto ad aspetti
monetari. Così come sarà sempre più
importante il coinvolgimento degli utilizzatori finali nei progetti
pilota, per testare l’innovazione e valutarla sul campo.
È opinione comune, in ogni caso, che il programma Cip,
nonostante il budget abbastanza limitato, sia stato e continui ad
essere un successo, soprattutto per la partecipazione di
piccole e medie imprese e per la creazione di un ambiente favorevole
alla loro competitività, all’incremento della
capacità innovativa, alla creazione di lavoro e allo
sviluppo di nuove competenze.
Beneficiari
L’invito a presentare proposte è aperto a persone
giuridiche aventi sede legale in uno dei 27 Stati membri.
In via eccezionale possono partecipare anche persone fisiche qualora i
loro rappresentanti abbiano la capacità di assumere
obbligazioni legali per conto dell’organizzazione coinvolta.
Possono partecipare anche soggetti provenienti dallo Spazio Economico
Europeo e dai Paesi Efta (Accordo europeo di libero scambio) –
cioè dal Liechtenstein, dalla Norvegia, dalla Svizzera – e
dai Balcani occidentali o ancora da altri Paesi terzi,
purché la loro partecipazione sia coerente con le condizioni
del bando, specificamente autorizzata e priva di contributo finanziario.
Possono partecipare anche organizzazioni internazionali a singole
azioni sulla base di valutazioni caso per caso e a patto che i
requisiti minimi richiesti per lo specifico strumento di programmazione
siano stati rispettati.
Possono partecipare anche gruppi europei di interesse economico,
costituiti ai sensi del Regolamento comunitario n. 2137 del 1985. Lo
scopo di tali gruppi, costituiti da soggetti appartenenti ad almeno due
Stati membri, è quello di facilitare o sviluppare le
attività economiche dei suoi membri mettendo in comune
risorse, attività ed esperienze. Ciò
darà migliori risultati rispetto a quelli possibili per i
singoli membri.
Sono esclusi dalla partecipazione alla procedura di concessione di
sovvenzioni i candidati:
a) che siano in stato di fallimento o liquidazione, amministrazione
controllata, concordato preventivo, cessazione di attività o
si trovino in ogni altra situazione analoga risultante da una procedura
della stessa natura prevista da leggi e regolamenti nazionali, o nei
cui confronti sia in corso un analogo procedimento;
b) che abbiano subito una condanna, con sentenza passata in giudicato,
per qualsiasi reato attinente alla sua moralità
professionale;
c) che, in materia professionale, abbiano commesso un errore grave,
accertato con qualsiasi elemento documentabile dalle amministrazioni
aggiudicatrici;
d) che non siano in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei
contributi previdenziali e assistenziali o con gli obblighi relativi al
pagamento d’imposte e tasse secondo la legislazione del paese dove sono
stabiliti, del paese dell’amministrazione aggiudicatrice o del paese
dove deve essere eseguito l’appalto;
e) che siano stati condannati con sentenza passata in giudicato per
frode, corruzione, partecipazione ad un’organizzazione criminale o
qualsiasi altra attività illecita che leda gli interessi
finanziari delle Comunità;
f) dei quali, a seguito di un’altra gara d’appalto
o di una procedura di aggiudicazione di sovvenzione finanziata con il
bilancio della Comunità, sia stata accertata una violazione
grave dell’appalto per inadempienza degli obblighi
contrattuali.
I beneficiari devono presentarsi in forma consortile con un numero di
minimo 4 soggetti nel caso del progetto pilota B, 6 per il pilota A e 7
per le reti tematiche e le reti di best practice.
Attività agevolabili
Le attività agevolabili riguardano un numero
limitato di progetti pilota, di reti tematiche e reti di best practice
relativi a 5 obiettivi specifici, a cui afferiscono varie
priorità:
1. Ict per una società a basse emissioni e per una
mobilità sostenibile;
2. Contenuti digitali;
3. Ict per la salute, la vecchiaia e l’inclusione;
4. Governo e servizi pubblici innovativi;
5. Open innovation per servizi legati ad internet.
Le diverse priorità saranno attuate da 4 tipi di strumenti:
- Progetti pilota di tipo A, basati su iniziative degli Stati
membri o dei Paesi associati - Progetti pilota di tipo B, per favorire la creazione e
diffusione di prodotti e servizi basati sulle Ict - Reti tematiche per lo scambio e condivisione delle
esperienze - Rete di best practice (esclusivamente per il tema relativo
ai contenuti digitali) per la condivisione di buone pratiche
Scheda di sintesi: obiettivi, strumenti di
finanziamento, progetti previsti e budget
Temi |
Obiettivi |
Strumento |
Numero |
Tema 1: Ict per una Budget: |
1.1: Sistemi di |
Pilota B |
Da 2 |
1.2: Ict per |
Pilota B |
Vari |
|
1.3: |
Pilota B |
Fino |
|
Tema 2: contenuti digitali
Budget: |
2.1: aggregare contenuti in |
Rete di best practice |
Vari |
2.2: digitalizzare |
Pilota B |
Vari |
|
2.3: incrementare la |
Rete di best practice |
Vari |
|
2.4: E-learning |
Pilota B |
1 o |
|
Tema 3: Ict per la salute,
Budget: |
3.1: servizi ICT per la |
Pilota B e rete tematica |
Vari |
3.2: Competenze digitali e |
Pilota B |
1 |
|
3.3: |
Pilota B |
1 |
|
3.4: empowering dei |
Rete tematica |
1 |
|
Tema 4: Ict per il governo
Budget: |
4.1: Verso una |
Pilota B |
Vari |
4.2: verso una |
Pilota A |
1 |
|
4.3: IPv6 per servizi |
Pilota B |
1 |
|
Tema 5: Open Innovation per
Budget: |
5.1: Open Innovation per |
Pilota B |
Vari |
Spese ammissibili
I costi ammissibili sono solamente quelli indicati nel budget
del contratto di sovvenzione, necessari per l’attuazione del
progetto e verificabili dal punto di vista bancario su un conto
specifico.
Le spese ammissibili si classificano in costi diretti, attribuibili
direttamente al progetto e costi indiretti.
• Costi diretti:
– personale coinvolto direttamente nell’attuazione del
progetto;
– subappalto, solo in caso sia espressamente previsto dal contratto di
sovvenzione;
– viaggi, vitto e alloggio per il personale che partecipa al progetto;
– acquisto di materiali nuovi o usati e loro ammortamento;
– costi per la diffusione delle informazioni;
– garanzie finanziarie.
• Costi indiretti: possono
essere identificati sulla base di due metodologie:
– Calcolati nello specifico per quei beneficiari che utilizzano un
sistema di contabilità analitica;
– Calcolati secondo una percentuale forfetaria pari al 30% dei costi
del personale. Nel caso delle reti tematiche la percentuale
è pari al 7% dei costi diretti ammissibili.
Agevolazione
Il contributo finanziario viene concesso sotto forma di
sovvenzione, così come individuata nell’apposito
contratto sottoscritto con la Commissione europea.
L’intensità massima dell’aiuto
sarà pari al 50% dei costi
ammissibili nel caso di progetti pilota A e B.
Il contributo comunitario per i progetti pilota di tipo A va
solitamente dai 5 ai 10 milioni di euro, mentre per quelli di tipo B il
finanziamento europeo oscilla tra i 2 e i 3 milioni.
Per la rete tematica, invece, il
contributo finanziario comunitario non coprirà
l’intero costo del progetto, ma soltanto i costi aggiuntivi
per l’implementazione e il coordinamento della rete. Il
contributo avrà la forma di una somma forfetaria pari a
3.000 euro all’anno per ciascun beneficiario per i primi 10
soggetti coinvolti e 2.000 euro dall’unidicesimo al ventesimo
beneficiario. Questa somma forfetaria copre tutti i costi di
coordinamento, con la sola esclusione della partecipazione a riunioni
ed eventi. Per questa tipologia di costo è previsto un
importo pari a 5.000 euro annui per beneficiario.
Nel caso della rete di best practice,
esclusivamente riferita ai contenuti digitali, il contributo
può arrivare fino ad un massimo dell’80% dei costi
direttamente imputabili al progetto per una spesa che varia tra 3 e 5
milioni di euro.
Procedura
Le domande vanno presentate entro e non oltre il 1°
giugno 2011 alle ore 17 (ora di Bruxelles) in base a
quanto previsto dalle linee guida pubblicate sul sito internet http://ec.europa.eu/ict_psp.
La valutazione delle proposte sarà effettuata dalla
Commissione sulla base di specifici criteri di
ammissibilità, aggiudicazione e selezione e, in base alle
indicazioni del bando, dovrebbe concludersi al termine
dell’estate 2011. Le proposte che avranno raggiunto il
punteggio più alto sulla base della valutazione indipendente
e interna saranno ammesse alla negoziazione per la stesura del
contratto di sovvenzione.
I beneficiari saranno quindi contattati entro la fine
dell’anno/inizio 2012 per la sottoscrizione di tale
contratto, che disciplina tutti gli aspetti di attuazione del progetto,
incluso il budget. Solo allora potrà avviarsi
l’implementazione del progetto pilota A o B o ancora della
Rete tematica o delle buone pratiche.
(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento
Media)