Lo skill shortage affligge l’Europa e Cisco vara un’iniziativa ad hoc
Honolulu – L’edizione 2008 del Partner Summit di Cisco, che si è aperta ieri a Honolulu nelle Hawaii, è l’occasione per Thierry Drilhon, vice president European Channels di Cisco, per fare il punto su una serie di iniziative lanciate nel corso dell’ultimo anno.
Tre i punti chiave ai quali fa riferimento Drilhon, che parla di un’Europa nella quale l’innovazione è elemento strategico e per la quale la seconda onda di Internet rappresenta e deve rappresentare un’opportunità di crescita: “le Unified Communications, l’evoluzione dei Data Center e il segmento delle piccole e medie imprese”.
“Nelle Unified Communications – spiega – Cisco ha iniziato a operare sette anni fa. Ora in Emea ci sono 7,5 milioni di Ip Phone e il mercato delle comunicazioni Ip, voce, video, messaggistica è diventato più che mai strategico per tutti i nostri partner”.
Per quanto riguarda le piccole e medie imprese, invece, è il momento di un primo bilancio: “Lo scorso anno abbiamo lanciato il Select partner program, con l’obiettivo di indirizzare proprio lo small and medium business. A un anno di distanza l’area Emea è quella che ha meglio risposto alla proposta, con oltre 2000 Select partner certificati e 2.200 specializzati proprio sulle piccole e medie imprese. Per incoraggiare i nostri partner a indirizzarsi verso il segmento delle piccole e medie imprese, offiramo loro percorsi formativi anche gratuiti e una helpline dedicata”.
Infine, l’evoluzione del Data Center va di pari passo con l’evoluzione della proposition della stessa Cisco: “Dal punto di vista del canale, siamo passati da essere società di prodotto a società tecnologica, fino a proporci, oggi, in una prospettiva di business solution”.
In quest’ottica è fondamentale per Drilhon la collaborazione, che non deve limitarsi a Cisco e ai suoi partner, ma deve crescere e svilupparsi anche all’interno della community delle terze parti. E per favorire lo spirito di collaborazione e condivisione delle esperienze, due sono le iniziative specifiche:“La prima, avviata lo scorso mese di settembre, è l’Industry solutions partner network, un programma che ha l’obiettivo di incoraggiare i partner a investire nella specializzazione per mercati verticali, favorendo nel contempo lo scambio di esperienze tra chi opera sullo stesso segmento”.
Attualmente si parla di circa duecento partner per una cinquantina di soluzioni già ratificate. “La seconda iniziativa è di fatto uno strumento Web, una piattaforma collaborativa (Partner Space) attraverso la quale i partner possono farsi conoscere e comunicare attraverso chat, forum, blog”.
Non sembra preoccuparsi della tradizionale riluttanza dei partner a condividere esperienze e business, Drilhon, che identifica invece nello skill shortage il principale problema per i partner di tutto il mondo e di quelli europei in particolare. I numeri sono impressionanti. Drilhon parla di tre milioni di figure professionali mancanti a livello mondiale, 700.000 nella sola Europa.
Parla, per quanto attiene la sola Cisco, di 14.000 professionisti certificati, non sufficienti a soddisfare un fabbisogno che nel 2010 salirà a 25.000 unità.
“Mancano figure professionali, soprattutto quelle specializzate in segmenti chiave quali il VoIp, la sicurezza, il network management. Per questo abbiamo dato vita alla Talent acquisition initiative, che ha l’obiettivo di rappresentare un punto di incontro tra domanda e offerta, mettendo in contatto i partner, ciascuno con suoi bisogni e le sue necessità, con gli studenti che escono dalle nostre network academy. Cerchiamo di favorire il massimo scambio, inviando ogni sei settimane ai nostri studenti le richieste pervenute dai partner, collaborando con le agenzie di collocamento e con i training center e creando occasioni di incontro che sempre si traducono in opportunità di lavoro per tutti”.