Ottima valutazione per la società che si occupa di intrusion prevention e detection. Secondo Idc è una prima mossa, per un comparto che potrebbe aprire a nuove operazioni di acquisizione.
È una intesa da 2,7 miliardi di dollari quella annunciate nella giornata di ieri da Cisco, che si prepara ad acquisire gli asset di Sourcefire, con l’obiettivo di rafforzarsi maggiormente sul fronte della sicurezza It.
In base ai termini dell’accordo raggiunto, la transazione, che dovrebbe chiudersi nella seconda metà dell’anno, prevede un pagamento da parte di Cisco di un corrispettivo di 76 dollari per azione in contante, con un premium del 28,6 per cento rispetto al prezzo di chiusura dilunedì scorso.
Per Cisco l’operazione rappresenta un importante rafforzamento sul fronte della sicurezza It, grazie alle soluzioni e alle appliance per l’intrusion prevention and protection di Sourcefire, che indirizzando dunque una delle aree a maggiore crescita sul mercato.
Secondo quanto riportano fonti statunitensi, gli analisti di Wall Street giudicano alta la valutazione di Sourcefire, nondimeno sono convinti che si tratti di una mossa importante per Cisco, che ha perso terreno a favore di player in questo momento più innovativi come
Juniper Networks, Check Point Software Technologies e Palo Alto Networks.
Non solo.
Secondo Idc, il segmento della network security sta diventando un terreno caldo, sul quale nei prossimi mesi molti big player decideranno di giocare la carta delle acquisizioni nell’area della sicurezza: Ibm, Emc, Juniper, Symantec, così come Dell e Hp, tutte sono potenzialmente interessate a investire per rilevare realtà più piccole, che consentirebbero loro di rafforzarsi nell’area sulla quale si stanno concentrando oggi gli investimenti It da parte delle imprese.
E qualcuno azzarda anche il toto-nomi.
Secondo Reuters, la top list oggi include realtà come Palo Alto Networks, Fortinet e Barracuda e non è un caso che proprio questi titoli siano attualmente in rialzo.