Cisco HyperFlex Application Platform (HXAP) offre una piattaforma Container-as-a-Service integrata che semplifica il provisioning e le operation per Kubernetes su cloud, data center e edge.
Questa nuova piattaforma, spiega Cisco, automatizza le attività di routine, fornisce un lifecycle management full-stack e rende più facile per i team It e DevOps utilizzare Kubernetes in un modo che acceleri l’innovazione delle applicazioni in ambienti multi-cloud.
La piattaforma supporta inoltre il monitoraggio e l’ottimizzazione dell’intero stack, dall’applicazione all’infrastruttura, utilizzando AppDynamics e Cisco Intersight.
A quale tipologia di esigenze intende rispondere la nuova Cisco HyperFlex Application Platform? A spiegarlo è Vijay Venugopal, Head of Product Management per l’HyperFlex Hyperconverged Infrastructure (HCI) di Cisco, che parte da un punto essenziale: le applicazioni sono ora più distribuite e complesse che mai.
Vijay Venugopal cita un’analisi di IDC, secondo cui, entro il 2022, il 90% delle nuove applicazioni aziendali sarà sviluppato come applicazioni native del cloud. Il report afferma anche che, entro il 2023, oltre 500 milioni di app e servizi digitali saranno sviluppati e quindi distribuiti utilizzando approcci nativi nel cloud e che la maggior parte di quelle app saranno destinate a nuovi casi d’uso di trasformazione digitale specifici del settore.
Per aiutare i clienti nelle loro sfide per affrontare in modo vincente la trasformazione digitale, Cisco HyperFlex Application Platform offre una serie di funzionalità chiave.
Innanzitutto consente all’It di fornire un servizio Container-as-a-service agli sviluppatori e di abilitare il metodo DevOps, con una soluzione chiavi in mano, e una piattaforma Kubernetes integrata per applicazioni native cloud di livello di produzione.
La soluzione è cloud managed, con una gestione dell’infrastruttura e dei cluster Kubernetes basata sulla piattaforma Cisco Intersight Software-as-a-Service (SaaS). Ed è efficiente dal punto di vista economico, in quanto elimina le clausole delle licenze di hypervisor di terze parti per le applicazioni native del cloud.
Infine, mette in evidenza ancora Cisco, è una soluzione a prova di futuro: offre infatti un’unica piattaforma per il supporto di carichi di lavoro attuali e futuri.
I clienti desiderano un modello operativo comune per sviluppatori e operation, ribadisce Cisco. Kubernetes, da parte sua, democratizza lo sviluppo di applicazioni native cloud in ambienti multicloud.
Tuttavia, sottolinea ancora Cisco, i team It devono offrire qualcosa di più per fornire una piattaforma container pronta per la produzione. Hanno l’esigenza di integrare reti di container, di fornire storage, load balancing, service mesh, logging, monitoraggio e servizi di registry e altro ancora.
Ciascuno di questi elementi rappresenta un diverso package, open source o fornito da un vendor, che deve essere installato, aggiornato e gestito separatamente, e ciò porta a quello che Cisco descrive come un vero e proprio “incubo operativo” per DevOps e ITOps.
Cisco HyperFlex Application Platform, HXAP, nasce dunque, nelle intenzione dell’azienda sviluppatrice, per eliminare questa complessità integrando una piattaforma container full-stack, il cui fondamento è l’upstream di Kubernetes nativo che è strettamente integrato con il sistema di infrastruttura iper-convergente HyperFlex (HCI) di Cisco.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito di Cisco.