Cisco, la ricetta di Chambers per crescere

Il Ceo della “regina delle reti” vuole una tecnologia emergente ogni tre mesi e partnership con i più forti. E se ne va in Cina.

Una nuova tecnologia emergente ogni tre mesi e solide partnership, con i più forti del mercato, specie dato che questo si sta concentrando sempre più.


Questa la ricetta per la crescita spiegata dal Ceo di Cisco, John Chambers, a Las Vegas, e che intende far eseguire agli chef della sua società.


L’annunciata Application Oriented Networking (Aon) è un esempio di cosa Chambers intenda come tecnologia emergente ed è angolare del modo in cui la società intenda arrivare all’obiettivo: con acquisizioni, partnership e sviluppo interno di prodotti.


Figlia di sviluppo interno e sostenuta anche da tecnologia acquisita, l’architettura Aon fa da parallelo a ulteriori tecnologie su cui Chambers ha chiesto investimenti, come, in passato, il wireless, lo storage, tenendo presente che nei settori emergenti il Ceo conta di fare un miliardo all’anno di fatturato.


Sul fronte delle partnership, le indicazioni di Chambers muovono dalla considerazione che il fronte delle tecnologie e delle applicazioni di rete si sta sempre più concentrando, causa il fenomeno delle acquisizioni, di cui anche Cisco è partecipe. E in uno scenario simile, secondo Chambers, non si devono fare guerre, ma ci si deve alleare. Vuoi perché lo scontro sarebbe titanico, vuoi perché così si può portare il meglio del proprio expertise a vantaggio degli utenti. E, in tal senso, i soggetti che Chambers guarda con occhi dolci sono Ibm e Microsoft.


A latere delle dichiarazioni rilasciate dal Ceo nel contesto del Cisco Networkers di Las Vegas, è emerso che la società conta di realizzare in Cina il 40% dei propri prodotti, elevando quindi il tasso di esternalizzazione: lo scorso anno aveva realizzato presso il colosso asiatico il 25% della propria produzione.


E la Cina per Cisco non è solo un soggetto produttivo, ma anche un mercato: nel 2004 ha portato 5 miliardi di fatturato, ed è il quinto Paese per importanza, con buone probabilità che per il 2010 diventi il secondo.

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