L’annuncio più grande del Citrix Synergy di Barcellona è stato quello non dato. Cronaca di un’attesa e analisi della notizia non ufficiale.
Il Citrix Synergy di Barcellona è stato un evento ordinato ma molto articolato. È stato anche teatro di un non-annuncio gestito in maniera surreale.
La cronaca della giornata lo fa capire.
Ci si aspetta un annuncio forte che coinvolge Cisco.
La matassa inizia a essere dipanata nel briefing mattutino per stampa ed analisti, dove Cisco è rappresentata da Giuliano di Vitantonio.
Passiamo alla plenaria pubblica, nella quale il volto è quello di Padmasree Warrior, Cto del colosso.
Dopo aver ricordato la partnership, Mark Templeton (Ceo di Citrix, nella foto) la chiama sul palco e anche lei presenta lo sforzo congiunto di intensificare la collaborazione nata un anno fa.
Finita la plenaria c’è la conferenza stampa dedicata a un non scritto “Progetto Columbus” e la Warrior fa capire che è il programma congiunto di Citrix e Cisco.
Strategia globale
La partnership del progetto Columbus viene annunciata su tre filoni: mobile workstyles, cloud networking e cloud orchestration. Sembra un progetto globale.
Nella fase uno della partnership Cisco raccomanderà Netscaler, ha scritto stamattina Tom Flink sul blog di Citrix.
Nella descrizione di Warrior, la collaborazione è piuttosto forte.
Nei mobile workstyles, il client di Jabber sarà integrato con Receiver, tanto per capirci.
Nel settore “orchestration” ci saranno molte altre integrazioni, principalmente Ucs/Platform e Nexus/Xenserver.
La Warrior ha esplicitato che non ci sono dismissioni di prodotti, e che se qualche cliente vorrà continuare a sviluppare sull’esistente continuerà a ricevere supporto. A buon intenditor, poche parole.
Acquisto o acquisizione?
Gli analisti interpellati preventivamente avevano immaginato che l’operazione potesse vertere su Netscaler, un asset tutto sommato non essenziale nella strategia di lungo termine di Citrix e che oggi poteva valere circa 2 miliardi di dollari.
Dal canto suo, Cisco in quest’anno ha verificato come NetScaler, giunto alla versione X, sia più efficace di altre linee di prodotto nella sua strategia e nell’offerta complessiva.
L’innominata collaborazione potrebbe effettivamente diventare a breve termine l’acquisizione di Netscaler.
Ma sulla carta sembra ben più ampia e solo il tempo potrà dirci dov’è il confine.
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