Con l’obiettivo di potenziare gli aspetti legati alla sicurezza, il costruttore ha pianificato per la prima parte del prossimo anno l’integrazione di funzioni di filtraggio e altro nei prodotti basati sul nuovo protocollo.
30 giugno 2003 Uno dei principali problemi, per chi sceglie di adottare in anticipo il protocollo Ip versione 6 è la sicurezza. Ora Cisco cerca di potenziare questo aspetto integrando il supporto delle funzioni di filtraggio dei pacchetti Ipv6 nei suoi prodotti hardware e software. Gli obiettivi di tempo che Cisco sembra essersi fissati sono la prima metà del prossimo anno. Il principale costruttore di router per Internet e importante fornitore di sistemi di firewall, ha dichiarato le sue intenzioni nel corso di Ipv6 Global Summit, un convegno organizzato in settimana a San Diego, California. Cisco ha effettuato una demo di funzionalità di filtraggio con il suo firewall basato su sistema operativo Ios (Internetwork operating system), affidando la prova a Patrick Grossetete, responsabile dei prodotti Ipv6. Questa nuova versione dei protocolli di Internet è destinata a rimpiazzare nel tempo l’attuale versione Ipv4.
Tra le molte nuove funzionalità incorporate c’è soprattutto la possibilità di accedere a un enorme numero di indirizzi. Finora pochissimi utenti hanno effettuato la transizione ma Cisco fa osservare un’importante svolta attesa per il prossimo primo di ottobre, data a partire dalla quale tutti i sistemi forniti al Dipartimento della difesa americano per la cosiddetta Global Information Grid (la griglia informatica globale) dovranno supportare entrambe le versioni di Ip. In questo ultimo anno, i primi utilizzatori del protocollo hanno rilevato una certa penuria di tool di sicurezza, firewall compresi. Un’altra preoccupazione riguarda la possibilittà di assegnare un indirizzo univoco a qualsiasi macchina collegata in rete, consentendo così a un eventuale hacker di attaccare proprio quel singolo sistema.
La dimostrazione presentata da Cisco ha messo alla prova un software di firewalling sotto Ios, in grado di ispezionare in modo contestuale i pacchetti del traffico Ipv6 (esaminando cioè i singoli pacchetti in relazione a quelli che li hanno preceduti) e di funzionare così contro gli attacchi di tipo Denial of Service. Cisco sta anche prendendo parte a un progetto triennale chiamato 6Net, con una serie di partner nell’ambito dell’Unione Europea. In corso da circa un anno e mezzo, il progetto ha già realizzato una rete di router Ipv6 Cisco. La società collabora anche con il costruttore automobilistico Renault per la sperimentazione di router serie 3200 Mobile Access basati su Ipv6 abordo di veicoli, in grado poi di connettersi a reti WiFi e cellulari.