Lo avevamo anticipato lo scorso mese di settembre: per volontà di alcuni tra i principali Cloud Infrastructure Service Provider Europei prendeva infatti vita il Cispe, una coalizione tutta europea costituita con un chiaro obiettivo, come si legge sulla loro presentazione: “La natura dei servizi di cloud infrastructure e i diversi modelli di deployment in cloud (IaaS, PaaS, SaaS) sono spesso mal compresi. Da questa mancanza di comprensione nascono le politiche “one size fits all” (buone per tutte le occasioni) che in realtà mal si accordano con la portata del nostro lavoro. Da qui nasce l’esigenza di una voce unitaria che rappresenti la visione dei Cloud Infrastructure Service Provider in Europa. Questa è la nostra missione.”
A distanza di pochi mesi dalla sua costituzione, il Consorzio rende noto che oltre 30 dei propri servizi sono conformi al Codice di condotta sulla protezione dei dati, in accordo con la direttiva europea vigente sulla protezione dei dati e al regolamento sulla protezione dei dati generali (GDPR) che entrerà in vigore nel maggio 2018.
Cosa significa conformità al Cispe
Questo significa che i fornitori danno la possibilità ai propri clienti di memorizzare i loro dati all’interno dello Spazio economico europeo, in datacenter che si trovano in Bulgaria, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito, e si impegnano a non accedere o utilizzare i dati dei clienti per i propri scopi, tra cui, in particolare, ai fini di data mining, profilazione o di direct marketing.
Al momento hanno aderito al Cispe quindici operatori quali 1&1, Amazon Web Services (AWS), Aruba, DADA, Daticum, Gigas Hosting, Ikoula, LeaseWeb, Outscale, OVH, Seeweb, SolidHost e UpCloud, mentre altri saranno annunciati a breve.
Tutti i servizi di infrastruttura cloud che rispettano il Codice di Condotta sulla protezione dei dati del CISPE sono disponibili sul Registro pubblico del CISPE a questo indirizzo e saranno facilmente riconoscibili grazie al marchio di conformità.
Aruba, da parte sua, commenta la notizia sottolineando non solo la sua adesione fin dalla prima ora al CISPE, ma soprattutto che i propri servizi di Private Cloud, Public Cloud, Cloud Backup e Cloud Object Storage rispettano i requisiti richiesti dal codice.
Anche AWS sottolinea che Amazon EC2, Amazon Simple Storage Service (Amazon S3), Amazon Relational Database Service (Amazon RDS), AWS Identity and Access Management (IAM), AWS CloudTrail, e Amazon Elastic Block Store (EBS Amazon) sono conformi con il Codice di Condotta CISPE.
Tra i player italiani, si sottolinea anche l’ingresso di DADA, che nella giornata di ieri ha per l’appunto annunciato la sua adesione alla coalizione.
Siamo eintusiasti per questa coalizione che ci permette di unirci in questo ambiente non molto conosciuto e sul quale non gravita abbastanza informazione..viiva la Cispe!