Citrix – La nuova frontiera è l’infrastruttura

Aldo Rimondo, country manager

La virtualizzazione sarebbe semplice da spiegare se si parlasse solo di consolidamento dei server, ma non è consolidamento, bensì flessibilità e ottimizzazione delle risorse. Quindi coinvolge tutte le componenti dell’infrastruttura: server, storage, pc, applicazioni. Virtualizzare significa riconsiderare le risorse come componenti logiche e non più fisiche. Il pc e il server diventano file centralizzati nel nuovo data center che non è altro che il vecchio mainframe. L’obiettivo è disporre di una struttura molto più flessibile.

Il contesto è pronto ad accogliere questo cambiamento, addirittura lo richiede. Sono le aziende stesse che, anche a fronte delle difficoltà economiche, stanno accelerando i processi di virtualizzazione. In generale, i costi dell’hardware sono in discesa, mentre quelli per lo spazio, il consumo energetico e la gestione dell’infrastruttura sono stabili o in salita. Circa l’80% del budget It viene attualmente speso nel gestire l’esistente. È, quindi, necessario rendere l’infrastruttura flessibile affinché le risorse siano utilizzate e pagate in base alla necessità (contrariamente all’always on tradizionale). Le tecnologie di virtualizzazione mettono a disposizione gli strumenti per raggiungere questo obiettivo. L’area server è quella che ha avuto lo sviluppo più veloce e dove sono stati raggiunti obiettivi di ottimizzazione, flessibilità e soprattutto risparmio in tempi molto brevi. Il concetto di consolidamento dei server, semplice e immediato, ha avuto una forte spinta da parte del mercato. Inoltre, la maturità e l’affidabilità delle tecnologie ne ha ulteriormente accelerato la diffusione. Attualmente, si sta pensando a una nuova fase per applicare la virtualizzazione anche alle altre componenti dell’infrastruttura. È, infatti, evidente che una parte consistente della spesa è dedicata alla gestione del posto di lavoro: la tradizionale architettura client-server, ritenuta un tempo flessibile, in realtà si rivela sempre più come un limite, aumentando il divario tra l’installato hardware e le necessità delle applicazioni.

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