Home Apple Clonare e correggere

Clonare e correggere

Migliorare e correggere le immagini tipicamente coinvolge una serie di regolazioni, sia globali sia locali.
I miglioramenti globali (da effettuare, generalmente, per primi) possono riguardare la correzione tonale o cromatica, la regolazione del contrasto, oppure gli interventi sulla grana e il disturbo generalizzati (alcune di queste cose sono state trattate nel capitolo relativo alle regolazioni colore, il 13, mentre altre sono riferite all’uso dei filtri correttivi, illustrati nel Capitolo 12).
Gli interventi locali (da effettuare, generalmente, per ultimi), invece, includono la rimozione di elementi indesiderati, la ricostruzione di parti danneggiate e tutta una serie di alterazioni atte a valorizzare alcuni dettagli a scapito, eventualmente, di altri.
Entrambe le tipologie sono spesso applicate come parte di procedimenti correttivi completi, fermo restando che devono essere chiari la destinazione d’uso e l’output dell’immagine su cui si lavora.
È importante sapere come verrà riprodotta l’immagine corretta, perché in base a questo le metodologie di intervento possono essere anche molto diverse, e la cura per certi dettagli può essere vanificata perché impercettibile in fase di uscita o, viceversa, stampe ad alta definizione possono evidenziare difetti non visibili con stampe di media qualità.

Le dinamiche di correzione locale
Ci sono diversi strumenti pensati per gli interventi locali: il Timbro clone, la Toppa, il Pennello correttivo, il Pennello correttivo al volo, Sposta in base al contenuto e lo strumento per la Rimozione degli occhi rossi.
C’è da dire che anche tutti i mezzi di selezione visti nei capitoli 4 e 5 potrebbero essere considerati come strumenti di correzione locale, ma di questo passo finiremo per comprendere in questo paragrafo quasi l’intero programma, regolarmente usato dai professionisti del ritocco fotografico in tutti i modi possibili.
Alcuni ritocchi sostanzialmente intervengono su elementi che sarebbe meglio che non si trovassero dove sono, come strappi su fogli di carta o tessuti, fili dell’elettricità vicino agli edifici ecc.
Altri intervengono, invece, in maniera più discreta per migliorare, senza snaturare, l’impressione globale, come le impurità della pelle o le rughe d’espressione.
PS CS5 ha introdotto nella Barra delle opzioni due pulsanti aggiuntivi, che intervengono sul funzionamento di tutti gli strumenti di pittura qualora si stia utilizzando una tavoletta grafica, e che si rivelano particolarmente utili proprio con quelli specifici per la ricostruzione.
Il primo stabilisce che la pressione della tavoletta controlli l’opacità (ignorando eventuali impostazioni contrarie nel pannello Pennello); il secondo fa la stessa cosa riguardo alle dimensioni della punta.
PS CS6, invece, ha introdotto un nuovo strumento (Sposta in base al contenuto), migliorando ulteriormente anche lo strumento Toppa con l’algoritmo del riempimento sensibile al contenuto.

Il Timbro clone
Sicuramente il più antico tra quelli citati, è tuttora uno dei più importanti, anche dopo l’introduzione del Pennello correttivo (nella versione 7), che lo ha sostituito in diversi usi; la prova che sia tutt’altro che abbandonato sono i diversi miglioramenti che lo coinvolgono, introdotti nella versione CS3.
La sua logica di funzionamento ha condizionato quella degli strumenti di clonazione a lui successivi: Alt + clic per definire la zona sorgente e clic + trascinamento in un’altra parte del documento per replicare altrove la zona sorgente.
Come strumento manuale, inoltre, segue le impostazioni viste per le punte del pennello nel capitolo 7.
Un’evoluzione della funzione Campiona da tutti i livelli presente fino a Photoshop CS2 è costituita dal menu a tendina nella parte destra della barra delle opzioni (alla voce Campiona), dove sono disponibili queste voci: Liv Att (Livello attuale), Att + Sott (Attuale + sottostante) e Tutti (Campiona da tutti i livelli).
Oltre a questo, un simbolo tondo mezzo nero e mezzo bianco permette di campionare senza tener conto di eventuali livelli di regolazione, che altrimenti modificherebbero i pixel sorgenti e verrebbero a loro volta modificati una volta clonati.
Se desiderate mantenere fisso il riferimento di clonazione, potete deselezionare la casella allineato (vale anche per il Pennello correttivo): con questa casella abilitata, lo strumento ricorda sempre la posizione in cui è stata definita la zona sorgente e la prima volta che si è fatto clic altrove, mantenendo costante la distanza tra loro anche nei successivi trascinamenti.
Quando, invece, tale casella è disabilitata, la zona sorgente resta sempre quella e se smettete di trascinare il cursore sul documento per poi riprendere subito dopo poco più in là verrà ricampionata sempre la stessa zona, non tenendo conto dello spostamento relativo.

Il Timbro con pattern
Una versione semisconosciuta e invero poco usata del Timbro clone è il Timbro con pattern. Non ha bisogno della definizione di una regione sorgente in quanto fa riferimento a uno dei pattern presenti nell’elenco apposito.
Al di là di qualche utilizzo artistico, possibile grazie all’opzione impressionista (casella Imp), è stato quasi totalmente sostituito dal suo alter ego nel Pennello correttivo negli interventi sulla pelle o sulle superfici con una grana ricorsiva.

Il Pennello correttivo
Il timbro della nuova generazione è da tutti chiamato “Cerotto” grazie alla sua icona nel pannello Strumenti.
Come il suo “predecessore”, richiede la definizione di una regione sorgente, con Alt + clic, ma al momento della clonazione in un’altra regione effettua alcuni adattamenti che lo rendono molto più versatile.

Per essere un po’ più precisi, il Pennello correttivo riporta la texture (quindi i dati chiaroscurali) della zona di origine e la adatta alla tinta della zona di destinazione; può operare anche senza area sorgente dopo che sia stata indicata una texture di riferimento (come il Timbro con pattern).
Grazie a questo strumento, è possibile intervenire sulla pelle delle modelle per il digital make up o persino clonare la barba (quella di due giorni, che sembra carta vetrata) da un soggetto adulto e riportarla sul viso di un bambino appena nato, senza preoccuparsi delle due diverse carnagioni; con lo strumento Timbro dovremmo penare non poco per coordinare tinta e tonalità dell’area ricopiata, con grande dispendio di tempo.

Il Pennello correttivo al volo
Ha la stessa peculiarità del fratello maggiore, con l’unica differenza che non richiede mai la definizione della zona sorgente (se inavvertitamente seguiste la stessa procedura dello strumento precedente, un messaggio di avviso vi riporterebbe alla realtà dicendovi che è inutile farlo).
Grazie a un algoritmo “intelligente”, questo strumento cerca di capire autonomamente quale sia l’area da utilizzare per la clonazione e il relativo adattamento, ma è rischioso fare troppo affidamento sul fattore fortuna ogni volta che lo si usa.
Come ribadito in diverse occasioni, il computer fa soltanto calcoli, mentre l’uomo è dotato di percezione; è pretenzioso sperare che Photoshop capisca sempre ciò che abbiamo in mente nel momento in cui facciamo un intervento correttivo; per questo non si devono riporre speranze sbagliate in funzioni automatiche o semiautomatiche.
Il Pennello correttivo al volo è molto valido in presenza di ampie regioni con le medesime caratteristiche, possibilmente ricorsive, come per esempio la pelle del viso quando si vogliono rimuovere le impurità o i piccoli difetti.
L’opzione Corrispondenza per vicinanza indica al PC di prendere come riferimento l’area vicina all’ingombro del Pennello correttivo; invece l’opzione Crea texture considera anche l’area contenuta nell’ingombro del pennello per fare una texture con cui intervenire sulla zona.
La terza opzione, In base al contenuto, è nuova di PS CS5 e per molti versi ha del miracoloso.
Infatti, se l’immagine offre informazioni sufficienti, questo algoritmo riesce sorprendentemente a ricostruire intere porzioni dell’immagine in maniera assolutamente verosimile, senza il minimo intervento da parte dell’utente.
Questa particolare modalità di calcolo è disponibile anche come riempimento dal menu Modifica > Riempi (o utilizzando la scorciatoia Maiusc + Backspace) e agisce su aree preventivamente selezionate.


800×600

Continua la lettura su Applicando Magazine
Clicca qui
per scaricare l’applicazione gratuita Applicando+ Puoi acquistare la
rivista e leggerla e conservarla sul tuo iPad.


Normal
0
14
false
false
false
IT
X-NONE
X-NONE
MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:”Times New Roman”,”serif”;}

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche
css.php