Uno studio condotto nel corso della primavera evidenza come per le piccole e medie imprese la comprensione del termine stesso “Cloud computing” rappresenta uno principali ostacoli all’adozione di soluzioni sulla nuvola.
Malgrado sia considerato uno dei temi chiave del momento, il cloud computing sconta ancora problemi di comprensione, soprattutto presso le piccole e medie imprese.
Lo evidenzia uno studio condotto da Redshift Research e promosso da Gfi Software che nel corso della primavera ha intervistato un panel significativo di piccole e medie imprese, con l’obiettivo di valutare i livelli di percezione, di comprensione e di considerazione del mercato in merito alla terminologia che ruota attorno al concetto di Cloud Computing.
Il problema è sostanziale, dal momento che i problemi di comprensione sembrerebbero partire dai concetti basilari, se è vero, come è vero, che il 64% dei rispondenti, tutti facenti parte dei decision maker aziendali, dichiara di non comprendere il termine stesso cloud computing.
Se il cloud computing è considerato termine oscuro, non altrettanto accade con managed services e hosted services, conosciuti dall’85% degli interpellati eppure afferenti agli stessi ambiti del cloud.
Considerando dunque che a livello concettuale managed services, hosted services e cloud computing presentano fortissime similitudini, probabilmente finora è stato dato peso eccessivo alla terminologia, senza focalizzarsi, come andrebbe invece fatto, sugli elementi base dei servizi basati su cloud.
Inevitabilmente, le difficoltà di comprensione si traducono in difficoltà di adozione. Non pare dunque casuale che l’86% delle aziende da 100 a 249 dipendenti abbia già implementato o stia attualmente implementando una tecnologia di Cloud Computing, e che questa percentuale vada progressivamente riducendosi al 69% delle aziende da 10 a 99 dipendenti, e al 39% delle aziende con meno di 10 dipendenti.
La barriera all’adozione delle soluzioni Cloud sembra al momento essere soprattutto quella economica: i costi iniziali vengono citati come il fattore principale a sfavore dell’adozione di cloud computing, e addirittura per il 44% delle Pmi che non le adotta rappresenta il motivo principale.
Il tema della sicurezza dell’approccio cloud, identificato dalla maggior parte dei player del comparto come uno dei principali freni inibitori a un percorso di adozione di massa, viene invece citato da una esigua minoranza di aziende (12%).
Queste percezioni stridono nettamente con i riscontri che la stessa ricerca presenta per le aziende che hanno già intrapreso un percorso di adozione: il 16% delle aziende che hanno trasferito i servizi su Cloud, ha riscontrato un pieno ritorno sugli investimenti in meno di sei mesi, mentre una buona maggioranza ha dichiarato Roi completi in meno di un anno.
Ma non è tutto: addirittura il costo contenuto delle soluzioni cloud rappresenta uno dei vantaggi percepiti nel percorso di adozione.
Cosa chiedono dunque le imprese? Di fondo, anche i più riottosi sarebbero disposti a tornare sulle loro decisioni qualora i fornitori fossero disponibili a valutare condizioni e termini di pricing più favorevoli e contratti meno restrittivi.
Con un atteggiamento improntato alla prudenza e alla flessibilità, alle Pmi piace un approccio ibrido che meglio risponde alle alle necessità particolari o alla natura dell’azienda.