Shunsuke Takagi, Head of Global Hybrid IT Offerings di Fujitsu, spiega perché investire in un ambiente cloud ibrido dovrebbe essere il primo passo per cogliere le opportunità delle nuove tecnologie.
Le nuove tecnologie possono migliorare l’efficienza e influire positivamente sulle prestazioni aziendali, ma la loro adozione non è sempre semplice. Una ricerca condotta da Fujitsu dimostra che le organizzazioni con un approccio strategico all’adozione del cloud ibrido hanno maggiori probabilità di accelerare il loro processo di trasformazione digitale.
Oggi quasi tutte le organizzazioni utilizzano alcune applicazioni aziendali basate sul cloud e ne percepiscono i vantaggi in termini di scalabilità, adattabilità e costi. Mentre una piccola minoranza ha adottato una strategia “solo cloud”, la maggior parte delle realtà sta ottenendo risultati importanti investendo nel cloud, in combinazione con le applicazioni e le infrastrutture esistenti, l’approccio del cosiddetto “cloud ibrido“.
Le tecnologie emergenti stanno diventando fattori abilitanti cruciali. La ricerca di Fujitsu mostra che investire in un ambiente cloud ibrido dovrebbe essere il primo passo per cogliere le opportunità che queste hanno da offrire, per permettere alle aziende di accedere a strumenti avanzati come l’automazione, l’edge computing e l’intelligenza artificiale (AI), senza soluzione di continuità e su larga scala.
Un terzo delle aziende avanza veloce
La ricerca identifica un piccolo gruppo di aziende che ha già utilizzato le proprie infrastrutture cloud ibride per migliorare le resilienza e per accelerare il raggiungimento dei propri obiettivi di trasformazione aziendale. Fujitsu li definisce i “leader” del cloud ibrido e rappresentano un terzo (33%) del campione. Quasi il doppio dei leader (rispetto agli altri, ai “follower”) è certo di poter utilizzare la propria infrastruttura ibrida per sfruttare i vantaggi offerti dalle tecnologie emergenti – e sta già lavorando per mettere questo aspetto al centro delle loro strategie di cloud ibrido.
Il 75% afferma che il proprio ambiente cloud ibrido facilita l’uso di tecnologie emergenti, rispetto ad appena il 38% del resto delle aziende intervistate – i follower.
I dati suggeriscono che alcune tecnologie, come la blockchain e l’edge computing, sono semplici da implementare per tutte le aziende; tuttavia, per i leader è più facile introdurle rispetto agli altri, e riescono a eccellere nella loro implementazione. Questa facilità si traduce in risultati concreti: circa la metà (49%) dei leader afferma che il loro approccio al cloud ibrido ha migliorato l’innovazione di prodotti e servizi nell’ultimo anno, rispetto al 39% dei follower.
Il cloud aiuta le aziende a massimizzare il valore
Un percentuale di leader pari al doppio di quella dei follower dichiara di avere fiducia nella propria capacità di poter modernizzare le app e i carichi di lavoro per ottimizzare le prestazioni. I leader hanno inoltre hanno il doppio delle probabilità di riuscire a creare le app una volta soltanto per poi distribuirle in tutti gli ambienti rispetto ai follower, e hanno il 50% di fiducia in più nella scalabilità della loro infrastruttura.
L’ambiente cloud, se implementato come parte di una strategia coesa e completa, può aumentare la portata e l’impatto delle nuove tecnologie, poiché consente alle organizzazioni di personalizzare e scalare strumenti come l’intelligenza artificiale, per usarli nelle operazioni già esistenti. Ciò significa che è più probabile che strumenti del genere vengano utilizzati da un più ampio numero di team, generando quindi più valore. Alla fine, che si tratti di IA, apprendimento automatico, RPA (automazione robotica dei processi), o blockchain, una nuova tecnologia deve poter risolvere le sfide aziendali. Ad esempio, un’azienda farmaceutica può utilizzare l’apprendimento automatico dell’IA per analizzare i propri dati e condurre studi clinici.
E aiuta le aziende a innovarsi
Le organizzazioni che utilizzano il loro ambiente di cloud ibrido per distribuire le tecnologie emergenti in modo più efficace al loro interno sono quelle maggiormente predisposte a innovarsi. Quando abbiamo parlato con Tom Corridon, Vice President of Cloud and Infrastructure di Bridgestone Americas, ci ha detto che l’ambiente di cloud ibrido ha permesso alle tecnologie emergenti di dare il via a trasformazioni fondamentali nella sua azienda. “Quando riceviamo i dati dai nostri pneumatici attraverso l’Internet of Things, questi finiscono in un’applicazione chiamata Tirematics, che si basa molto sull’intelligenza artificiale e sull’apprendimento automatico“, ha detto. “È qui che risiedono complessi algoritmi proprietari che fanno previsioni per la manutenzione preventiva in base ai chilometri percorsi e a ciò che sappiamo dello pneumatico e della sua posizione“.
Il cloud ibrido può dunque aprire le porte a opportunità significative e aiutare le aziende a raggiungere le loro ambizioni e i loro obiettivi strategici. Le organizzazioni che vogliono sfruttare la potenza delle tecnologie emergenti dovrebbero, prima di tutto, partire dagli investimenti nei loro ambienti cloud.