Al Sapphire di Madrid il Co-Ceo Jim Snabe parla di nuovi sviluppi nelle aree non-core. Hana, l’architettura del futuro, le soluzioni per la mobility e l’approccio al cloud.
È una Sap che gioca su quattro campi, quella presentata dal Co-Ceo Jim Snabe nel keynote di apertura di Sapphire, l’evento dedicato alla comunità Sap in corso in questi giorni a Madrid.
Una Sap che ha radici salde nel suo core business, ma che oggi guarda con forte interesse alla mobility, al cloud, all’in memory computing, con visioni che puntano decise al 2015 e anche oltre.
Una Sap che ha saputo cambiare e che è ancora pronta a farlo.
Cita Einstein, sorprendentemente, Snabe, ricordando che secondo il fisico di Ulm nessuno potrebbe viaggiare più veloce della luce.
”Tuttavia, poco tempo fa, qualcuno ha messo in discussione questa cosa. È positivo. Perché quando si mettono in discussione cose acquisite, è allora che partono i cambiamenti”.
Di Sap Snabe racconta di sette quarter consecutivi di crescita doppia cifra, ma anche di una responsabilità sociale: ”Abbiamo il dovere morale di innovare perché l’innovazione è l’unica strada per crescere nelle aziende e nei Paesi. E le nostre crescite, pur in tempi di crisi, dimostrano quanto sia importante innovare, piuttosto che consolidare”.
Bene il business core (”Business One sta andando incredibilmente bene” dichiara), ma bene anche le nuove frontiere, che nell’ultimo trimestre hanno pesato per il 10% sul business complessivo della società e che sono destinate ad assumere un peso specifico sempre più rilevante in futuro.
Il cloud, ad esempio.
Per Snabe cloud significa semplicità.
Il nuovo paradigma può essere indirizzato in due modalità: da un lato portando verso il cloud l’intero business dell’azienda, dall’altro procedendo per dipartimenti e funzioni di business.
In entrambi i casi, Sap ha una propria proposta.
Sap Business By Design è la soluzione per chi desidera portare l’intera infrastruttura It in the cloud. Al momento si contano oltre 700 clienti, ma la soluzione non è ancora disponibile por tutti i mercati.
”Stiamo procedendo alla localizzazione sui singoli mercati, ma il rilascio è in ogni caso previsto a breve per tutti”.
Quanto all’approccio per dipartimenti, si parte con l’area vendite, con una soluzione di sales on demand, per poi passare al rilascio di Sap Career on Demand e Travel on Demand. Tutti, naturalmente, integrati con le soluzioni di Back end.
Quanto alla mobility, Snabe precisa: ”L’equivoco quando si parla di mobility è che si pensi che si tratta semplicemente di prendere un device e spostarvi delle applicazioni prima pensate per un desktop. Non è questo l’approccio. Prima bisogna realizzare una infrastruttura, sulla quale poi si costruisce il resto”.
Il resto, comunque, già c’è.
Soprattutto perché, come ricorda il manager ”La mobility è un ecosystem play”. Così, se da parte sua Sap ha già rese disponibili sul proprio store trenta applicazioni, i suoi partner ne hanno già realizzate oltre 200. E tutte integrate sulla piattaforma mobile di Sybase.
Il terzo punto è sicuramente quello sul quale l’azienda punta in modo più deciso nei prossimi mesi, anche nel nostro Paese: l’in memory computing.
L’in memory computing è la piattaforma che consente a Sap di ridefinire il concetto stesso di real time, con un approccio ai big data diverso da quello basato su storage tradizionale.
Sarà l’architettura del futuro, perché consente di predire la domanda, gestire il rischio, analizzare vendite e profittabilità.
In memory computing per Sap significa Hana e per Hana la società sta preparando strumenti di analisi per 20 diverse aree di business. Si parte con l’analisi della profittabilità, già disponibile.
Non solo. Su Hana si sviluppa anche una proposta datawarehouse, con l’obiettivo di far migrare gradualmente sistemi legacy. Nel mirino di Sap ce ne sono oltre 12.000 in tutto il mondo. E nella visione di Sap le riduzioni di costi possibili e l’approccio open con cui accompagna la sua proposta sono due leve da non sottovalutare.
Non ha alcun dubbio, poi, Snabe, quando esclude la possibilità di un ingresso di Sap nell’agone dei motori di ricerca.
”E’ chiaro che Hana è in grado di fare search. Ma non ci interessa entrare nel mondo dei motori di ricerca per il mondo consumer. Quel che ci preme, con il motore di ricerca di Hana, è come si cercano i dati all’interno di un’azienda”.
Un’ultima rassicurazione Snabe l’ha rilasciata a chi da mesi parla di una possibile fusione tra Hana e Iq, la soluzione ereditata con l’acquisizione di Sybase.
”Sono due tecnologie coesistenti, derivanti da storie diverse di aziende diverse. I due prodotti continueranno a coesistere ed entrambi beneficeranno degli sviluppi tecnologici che proporremo nei prossimi mesi”.