Ibm Lotus Software punta sui servizi collaborativi, mettendo a disposizione strumenti open e altamente integrati. Anche le ultime partenership sono funzionali.
Il fenomeno sociale del Web 2.0 non sta solo modificando il modo in cui le persone comunicano tra loro. I nuovi strumenti collaborativi consumer stanno impattando anche sul mondo del business, spingendo le aziende a modificare il modo in cui sfruttano le conoscenze e le compertenze per creare più valore. Da una comunicazione asincrona (le classiche e-mail) anche in ufficio si sta, quindi assistendo a un utilizzo sempre più diffuso di tecnologie real time, come l’instant messaging e il social networking (utilizzati soprattutto dalle nuove generazioni che stanno entrando nel mondo del lavoro).
A questa effervescenza di mercato non poteva certo restare sorda Lotus Software, una società che da sempre ha fatto della collaboration il cuore della sua offerta. Proprio sulla base degli stimoli raccolti nei contatti con gli utenti, la divisione di Ibm ha sviluppato una serie di soluzioni, intenzionate a rispondere alle diverse declinazioni della collaborazione Web 2.0 (advanced messaging, real time communication, gestione documentale in team e connessioni di community) con un’offering articolata (rispettivamente Domino, Sametime, Quickr e Connections), spesso miscelata con elementi di altri fornitori. Vanno in questa direzione alcune recenti mosse, come la partnership con Cisco per lo sviluppo della piattaforma di sviluppo client Uc_ per la comunicazione e la collaborazione integrata, l’accordo con Siemens per la realizzazione di Sametime Unified Telephony in modo da semplificare l’integrazione tra Sametime e centralini eterogenei, e l’acquisizione di Web Dialog per offrire il Web conferencing anche alle Pmi.
Le ultime novità di prodotto riguardano, invece, i due pilastri storici dell’offerta Lotus: Notes e Domino, rilasciati dopo due anni di sviluppo e test da parte di 25.000 aziende di tutto il mondo. In particolare, la versione 8 di Notes mette a disposizione uno spazio di lavoro integrato che riunisce tool di posta elettronica, agenda, messaggistica istantanea, produttività di ufficio e applicazioni personalizzate.
«A differenza di Microsoft – ha sottolineato Davide Pannuto, Ibm Lotus marketing manager – decisamente documento-centrica e monopiattaforma nella sua offerta collaborativa, la nostra soluzione è centrata sui servizi ed è open, a garanzia di una sua facile integrazione all’interno delle aziende». «Il tutto – ha continuato Alessandro Chinnici, Ibm Lotus Business Development manager – può essere, inoltre, incastonato all’interno di WebSphere Portal, portale che contestualizza la collaborazione all’interno delle applicazioni utilizzate».
Basato su rich client tecnology (Eclipse e Lotus Expeditor), il nuovo Notes presenta un’interfaccia grafica completamente ridisegnata e mette a disposizione uno strumento di screening in grado di estendere le ricerche oltre i messaggi di posta e i contatti, includendo il Web e i file sull’hard disk. Inoltre, il nuovo client comprende editor Ibm Lotus, in grado di creare fogli elettronici, documenti di word processing e presentazioni usando standard aperti. «Sulla base della richiesta crescente di software on demand – ha continuato Pannuto – siamo anche pronti a erogare tutte le versioni di Notes in modalità Software as a service. In questo modo si offre alle aziende la massima flessibilità in termini di pianificazione e budget».
Nella stessa ottica di apertura e flessibilità si inseriscono altri due annunci in materia di software di produttività. Oltre ad aver fatto ingresso nella comunità openoffice.org con l’intenzione di fornire contributi tecnici e sviluppare applicazione basate sull’Open Document Format (Odf), la società ha lanciato, infatti, Ibm Lotus Symphony, una suite gratuita (scaricabile dal sito Ibm) di strumenti per la creazione e la condivisione di documenti, fogli di calcolo e presentazioni. La soluzione, utilizzabile sia sotto Windows che Linux, supporta file di formato differente, tra cui Microsoft Office e Odf e può produrre contenuti in formato Pdf. Ad oggi Ibm ha già registrato 100.000 download della nuova suite