Come cambia l’allocazione dei budget con il cloud

Secondo un’analisi di Gartner sempre più aziende stanno decidendo di allocare budget verso iniziative cloud erogate da service provider esterni.

Secondo una analisi presentata in questi giorni da Gartner, il ricorso a service provider esterni per l’erogazione di servizi cloud rappresenta, a livello mondiale, il 10,2% della spesa in servizi It esterni.

Dall’analisi emerge netta l’evoluzione del mercato verso il cloud: il 39% del panel interpellato da Gartner in tutto il mondo per questa indagine conferma di aver già allocato risorse per iniziative cloud considerate ormai strategiche.

Un terzo della spesa rappresenta il prosieguo di allocazioni di budget dell’anno precedente, un ulteriore terzo rappresenta una spesa incrementale rispetto all’anno precedente, mentre resta una ulteriore quota che rappresenta una riallocazione di budget precedentemente destinato ad altre voci di spesa.

Tra le aziende che dichiarano di aver allocato budget a iniziative di cloud computing, il 46% dichiara di prevedere un incremento nell’utilizzo di servizi cloud da provider esterni.
Secondo Gartner siamo alla vigilia di un passaggio culturale importante, nel quale gli investimenti vengono indirizzati verso funzionalità core, spesso associate a concetti di differenziazione competitiva.

Significativo è anche il fatto che il 43% dei rispondenti pensa di indirizzare le risorse di budget verso implementazioni di cloud privati, mentre è più contenuta (32%) la percentuale di aziende che punta alle cloud pubbliche.

Si tratta di un sostanziale riallocamento delle risorse, da asset tradizionali, quali il data center, ad asset accessibili in the cloud.

Naturalmente, le nuove tendenze richiedono cambiamenti culturali e strutturali ai service provider: premianti saranno le iniziative di chi saprà far migrare la propria offerta verso il cloud in tempi rapidi.
 

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