La funzionalità Da testo a immagine (Text to Image) basata sull’intelligenza artificiale generativa di Adobe Firefly è ora disponibile anche in Photoshop, nella versione desktop beta. Inoltre, Adobe ha introdotto anche l’ultima generazione del modello AI dell’azienda, con Adobe Firefly Image 3, anch’esso al momento in cui scriviamo ancora in Beta.
Si tratta dunque di una funzione in fase di anteprima e non ancora disponibile nella release ufficiale di Adobe Photoshop 2024. Gli utenti della Creative Cloud possono comunque provarla, scaricando l’applicazione Photoshop (beta) per desktop. Vediamo come fare.
Probabilmente, chi utilizza quotidianamente gli strumenti Adobe sul desktop, ha potuto visualizzare nella schermata iniziale di Photoshop o dell’app Creative Cloud per desktop l’avviso delle novità introdotte di recente dalla software house americana. Avvisi che contengono anche il pulsante per scaricare Photoshop (beta).
In ogni caso, è possibile scaricare in qualsiasi momento Photoshop (beta). Per farlo, per prima cosa apriamo l’app Creative Cloud per desktop e selezioniamo la scheda App con un clic sull’omonimo pulsante nella barra a sinistra.
Anche qui potrebbe esserci un riquadro che ci informa della disponibilità delle ultime versioni delle applicazioni. Nella scheda App, selezioniamo Beta nella barra superiore. Tra le opzioni disponibili, c’è Photoshop (beta): in quel riquadro, facciamo cli su Installa.
Anche l’app Creative Cloud ci ricorda che, nelle build beta, le aggiunte, le nuove funzionalità e le correzioni sono ancora in fase di sviluppo e test: per questo motivo, queste versioni potrebbero presentare malfunzionamenti o comportamenti inaspettati. La finalità delle beta è quella di consentire agli utenti di provare le nuove funzioni ed eventualmente fornire il proprio feedback a Adobe, non certo quello di svolgere lavori di produzione.
Questo è proprio quello che intendiamo fare: provare la funzionalità Text to image basata sull’AI generativa Adobe Firefly.
Una volta completati il download e l’installazione, apriamo quindi l’applicazione Adobe Photoshop (beta), nel nostro caso la versione 25.9.
Come di consueto, anche nella versione beta, alla prima apertura Photoshop ci accoglie con una panoramica delle nuove funzionalità, tra cui quella che ci interessa di più in questo contesto: Genera immagine.
Facendo clic su Prova ora possiamo avviare un tour guidato della nuova funzionalità, preimpostato da Adobe.
Oppure, se vogliamo sperimentare con maggiore libertà, chiudiamo la finestra delle novità: in tal modo accediamo al familiare ambiente di lavoro di Photoshop, di default nella schermata Inizio.
Desideriamo generare un’immagine da zero da un semplice prompt di testo, sfruttando l’AI generativa. Partiamo dunque da un nuovo documento, facendo clic su Nuovo file nella schermata Inizio oppure selezionando la voce di menu File > Nuovo documento.
Nella schermata Nuovo documento, nel nostro esempio abbiamo selezionato la sezione Web e scelto un predefinito da 1920 x 1080 a 72 ppi, personalizzando poi alcune proprietà del template di documento. Non siamo ancora sicuri della risoluzione massima supportata da questa funzionalità e dalla nuova versione del modello: Adobe Firefly dovrebbe poter gestire almeno fino al 2k; quindi, con le impostazioni scelte non dovremmo avere problemi.
La promessa dell’AI generativa è che il blocco creativo di fronte a una pagina bianca diventerà poco più che un ricordo: con un prompt possiamo veder apparire sulla tela virtuale qualsiasi cosa ci venga in mente.
Abbiamo due modi per procedere: possiamo selezionare il comando da menu Modifica > Generazione dell’immagine. Oppure, fare clic sul pulsante Genera immagine nella Barra delle attività contestuale.
In più, c’è anche un nuovo tool Genera immagine nella finestra Strumenti. Teniamo però presente che qualcosa potrebbe cambiare dalla versione beta a quella che sarà la release ufficiale.
Qualsiasi sia la strada scelta, per prima cosa dovremo accettare i termini e le linee guida di Adobe, per usare lo strumento di AI generativa: nella finestra è disponibile il link per consultare la documentazione sull’argomento.
Una volta accettate le condizioni (dovremo farlo solo al primo utilizzo della funzione), accediamo alla nuova finestra della funzionalità Genera immagine di Photoshop, che fornisce un’interfaccia grafica di accesso alle funzionalità dell’intelligenza artificiale Adobe Firefly.
Qui troviamo innanzitutto il campo di testo dove digitare il prompt che descrive l’immagine che Firefly deve generare per noi. Se siamo a corto di idee, o semplicemente per acquisire dimestichezza con il prompt se non abbiamo mai utilizzato la web app di Adobe Firefly, possiamo scoprire e riutilizzare i prompt usati negli esempi presentati nella galleria di immagini, per trarre ispirazione.
Possiamo inoltre regolare in base alle nostre preferenze alcuni parametri della generazione dell’immagine. Possiamo scegliere il Tipo di contenuto (se Arte o Foto) e uno Stile, selezionando un’immagine di riferimento dalla galleria di immagini predefinite o caricandone una nostra, ed eventualmente un effetto (o anche più effetti) tra quelli disponibili.
Approfondiremo tali opzioni in articoli successivi, ora focalizziamoci sul portare a termine la nostra prima generazione di immagine con l’intelligenza artificiale in Photoshop.
Possiamo produrre un’intera scena in questo modo, prendiamoci quindi qualche istante per elaborare una descrizione precisa e più o meno dettagliata, a seconda delle esigenze, dell’immagine che desideriamo creare.
Quando siamo pronti, inseriamo la descrizione nella casella di testo del prompt e facciamo clic su Genera.
Per il nostro esempio, abbiamo scelto di provare qualcosa di fantasioso, poco realistico, e abbiamo inviato il prompt: “Una piccola creatura fantastica, buffa, simpatica, pelosa e colorata, in un giardino pieno di fiori colorati”.
Dopo un certo tempo di elaborazione, Adobe Firefly genera tre varianti dell’immagine: possiamo vedere che nella Barra delle attività contestuale ora Photoshop presenta anche i pulsanti per scorrere avanti e indietro le tre versioni, e la numerazione.
Nella Barra delle attività contestuale è ancora presente anche il pulsante Genera: con un ulteriore clic, possiamo generare altre varianti dell’immagine dallo stesso prompt.
Possiamo notare che Photoshop ha creato un livello generativo che contiene l’immagine creata dall’intelligenza artificiale, visibile nel pannello Livelli.
Nel pannello Proprietà del livello generativo, Photoshop presenta una serie di informazioni e controlli sull’immagine generata dall’AI, tra cui il prompt e le anteprime delle variazioni, che possiamo selezionare per attivare la relativa variante.
Possiamo quindi salvare il documento Photoshop della nostra prima immagine creata con l’AI generativa, ed esportarla nel formato che ci serve.
Nei prossimi articoli esploreremo altre funzionalità di Photoshop e delle altre applicazioni della Creative Cloud, nonché della web app di Adobe Firefly, basate sull’intelligenza artificiale generativa.
Ricordiamo che le funzionalità dell’ecosistema Adobe basate sull’AI generativa “consumano” i crediti generativi della piattaforma, che vengono addebitati sulla base dell’utilizzo di queste funzioni. È possibile consultare il numero di crediti generativi mensili disponibili e rimasti nella propria pagina di gestione dell’account Adobe. I termini e le condizioni possono variare, suggeriamo quindi di consultare la documentazione ufficiale Adobe aggiornata, sui crediti generativi.