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Come custodire (e non cancellare) ricordi digitali preziosi

smartphone_ragazzaGli atteggiamenti verso l’acquisto di storage non vanno ancora di pari passo con l’appetito per i contenuti digitali dei consumatori.
È quanto si evince da una ricerca condotta da WD, società di Western Digital, su un campione di 5.000 utenti finali interpellati in Regno Unito, Francia, Germania e Stati Uniti.

Stando ai numeri emersi, nonostante un utente su quattro attribuisca un valore “inestimabile” ai propri contenuti digitali, il 51% finisce per cancellare regolarmente i propri contenuti per fare spazio sul proprio dispositivo mobile.

Il report, che osserva come gli utenti dei principali mercati Occidentali creano, fruiscono, condividono e archiviano i propri contenuti digitali, ha rilevato come il 47% di tutti gli appartenenti tra i 16 e i 45 anni d’età afferma di rimanere senza spazio sul proprio dispositivo mobile su base settimanale, mentre per il 45% sarebbe addirittura un problema su base giornaliera.

Si opta, sempre di più, la proprietà digitale dei contenuti
Tra le ragioni maggiormente citate dal campione interpellato per la cancellazione quotidiana figura il passaggio dalla proprietà fisica dei contenuti multimediali alla proprietà digitale.
Il 48% dei partecipanti preferisce, infatti, la versione digitale di un album musicale rispetto al 25% che opta per la copia su supporto fisico. Lo stesso vale per i film con il 41% che propende per la proprietà di contenuti digitali rispetto al 29% dei DVD, così come dei singoli musicali e delle immagini.

Da qui l’evidenza di come lo streaming stia incrementando la sua diffusione, anche se resta ancora minoritario rispetto al download, visto che il 31% degli utenti finali preferisce ancora ascoltare musica digitale propria rispetto al 22% che preferirebbe effettuarne lo streaming. La differenza è persino più pronunciata per quanto riguarda gli show TV, con il 48% che preferisce la proprietà digitale rispetto al 29% che opta decisamente per lo streaming.
E con una media di cinque album musicali, cinque film e cinque show TV scaricati ogni settimana dai partecipanti alla ricerca, è chiaro che si consuma un’enorme quantità di contenuti digitali multimediali.

Peccato, però, è l’ulteriore riflessione evinta da WD, che il 73% degli utenti compra ancora la tecnologia sulla base del prezzo, rispetto a solo il 37% che la acquista sulla base delle caratteristiche tecniche. Un dato, quest’ultimo, assimilabile anche per lo storage esterno.
Tuttavia, proprio lo stile di vita sempre più digitale degli utenti potrebbe condurre a un drastico cambiamento.

Non a caso, secondo quanto contenuto nella survey internazionale, solo un partecipante su quattro dispone di storage esterno da oltre 1TB di capacità, mentre il 45% afferma di possedere 64GB o meno come capacità storage complessiva o di backup sul dispositivo utilizzato come mezzo primario di archiviazione di contenuti.

È chiaro che spetta alle aziende come WD dimostrare agli utenti che i prodotti come hard disk wireless, NAS e personal cloud possono aiutarli a gestire in maniera semplice e veloce la loro vita digitale senza dover mai più cancellare un ricordo prezioso.

 

 

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