La recente edizione autunnale del Symposium dell’analista ha messo l’accento sulla necessità che l’azienda diventi una struttura sempre più agile e che, quindi, anche il responsabile dei Si sappia adottare soluzioni in grado di adattarsi agevolmente ai mutevoli input del mercato.
È lagilità aziendale, di business e ancor più di processo, il nuovo paradigma che ha caratterizzato il Symposium 2004 di Gartner, tenutosi per il decimo anno consecutivo a Cannes. Ormai non è più in discussione la visione del Cio (Chief information officer) come uomo direttamente legato agli obiettivi di business e non solo elemento di supporto tecnologico allazienda. Questa nuova direzione è talmente radicata nelle opinioni dellanalista che Gene Hall, Ceo di Gartner dal luglio 2004, sente il bisogno di ricordare "da tecnico a tecnico che anche se il Cio è sempre più un uomo di business, deve però continuare a fare i conti con i problemi hardware, sistemi operativi e software".
In molti casi sono gli stessi azionisti a chiedere una verifica del contributo reale dellIt agli obiettivi di business dellazienda. In una ricerca di questanno, presentata durante il Symposium, Gartner evidenzia come l85% dei Cio possa contare sullappoggio del Ceo e del board e come sempre nell85% dei casi il ruolo del Cio sia preso seriamente in considerazione dallazienda. Fra le Global Fortune 500, però, sono meno del 5% le aziende che hanno allinterno del proprio board dei Ceo o dei manager con precedente esperienza di Cio (fra di esse Philips, Canon, Mitsubishi, Sharp, Gap, Wal-Mart e DuPont); una percentuale così bassa è dovuta al fatto che il Ceo non ritiene ancora di livello sufficientemente appropriato i "discorsi di business" del proprio Cio. Ulteriori analisi hanno fatto emergere, però, che questa minoranza di aziende ha avuto indici di performance superiori del 6% rispetto ai valori di riferimento del mercato. Anche se non è possibile affermarlo con certezza, si può quindi pensare che le aziende in cui il Cio è una figura attiva nella conduzione del business, opposte a quelle in cui lIt si limita a eseguire ordini determinati da linee di business predefinite, siano in grado di costituire un sistema-azienda più vicino al mercato.
Questa figura tecnica, direttamente coinvolta nella conduzione del business, si colloca in un momento in cui il mercato dellIt sta vivendo un nuovo cambiamento. "Non è più il segmento business a controllare la crescita tecnologica – sostiene Steve Prentice, Chief of research for Hardware and Systems di Gartner, – in quanto il mercato consumer sta forzando le aziende produttrici di hardware a sviluppare prodotti sempre più sofisticati. Già oggi il 45% dei semiconduttori viene prodotto per il mercato consumer, ed entro il 2006 verranno distribuiti più di 10 miliardi di processori allanno. Per il 2008 la capacità di disco raggiungerà un Tb per pollice quadrato".
Le tre leggi che sembrano governare il prossimo futuro, la legge di Moore (raddoppio della potenza dellhardware ogni 18 mesi), la legge di Metcalfe (sulla progressione geometrica del valore di una rete in rapporto al numero di utenti) e la legge di Gilder (verso un futuro con disponibilità di banda infinita) stanno creando le condizioni per un vero e proprio "uragano digitale". A questo si deve aggiungere la sempre maggiore tendenza alla integrazione hardware, che sta portando ai "system on chip". "La virtualizzazione dellhardware che permetterà di ridurre fino al 40% il numero dei server – afferma Prentice – è già una realtà nel mercato dello storage, e sta iniziando a comparire anche nel mondo dei pc desktop, dove permette di ottimizzare sia il deployment che la sicurezza dellambiente software nellazienda".
Un nuovo ambiente virtuale
Sempre secondo Prentice "i software vendor dovranno ridisegnare le proprie politiche di licenza. Sarà, poi, necessario dotarsi di nuovi software in grado di sfruttare al massimo le potenzialità di questo nuovo ambiente virtuale". Il mondo delle reti è sempre più eterogeneo, e sta interpretando in modo completo la filosofia dellalways on. Linsieme di queste tecnologie porterà sempre più alla creazione di ambienti eterogenei, soprattutto nelle aree locali. Un mix di Bluetooth e Wi-Fi si accoppierà alle reti a più lungo raggio. In questo modo lazienda potrà avere un sempre maggiore controllo sul proprio business e sugli eventi che lo caratterizzano. Linsieme di queste infrastrutture hardware permetterà di ottenere una vera e propria infrastruttura real time (Rti) in grado di unire clienti, aree aziendali e applicazioni, sotto il controllo di rigorose policy di business. Il nuovo ruolo del Cio, in questo momento di svolta tecnologica nei suoi compiti, deve concentrarsi, quindi, sui processi di business e sintonizzarsi su una nuova famiglia di prodotti software in grado di adattarsi agevolmente alle necessità, spesso mutevoli, della propria azienda.
"Oggi è molto spesso il business dellazienda a dover cambiare – sostiene Yvonne Genovese, Research director di Gartner – e un software sviluppato con schemi troppo tradizionali non è in grado di seguire lazienda. Molto spesso loutsourcing viene in aiuto allazienda, permettendole di spostare il problema allesterno, e quindi di gestire solo al meglio i contratti, gli obiettivi e i livelli di servizio". Frank Buytendijk, Research vice president di Gartner sostiene che "oggi è realmente possibile pensare a integrare prodotti e funzioni a vari livelli aziendali. Web service e portali sono strumenti ormai consolidati".
"Molti processi sono però estremamente complessi da integrare solo con laiuto dellIt – prosegue Genovese – ma non dobbiamo dimenticare il ruolo delle persone come integratori". Questa evoluzione verso una integrazione pilotata dal business apre le porte a una nuova evoluzione del software, che vede la maturazione di Soa (Service oriented architecture), una architettura applicativa disegnata per mappare direttamente le richieste del business. A Soa si aggiunge la nuova famiglia delle applicazioni Soba (Service oriented business application). Il Cio deve slegarsi dal concetto di fornitore di prodotto monolitico e pervasivo, per arrivare a dotarsi di micro applicazioni, moduli di automazione di singoli processi, da integrare con strumenti come Web service e portali, sempre più maturi e standard. "Lagilità aziendale deve essere raggiunta in modo rapido e gentile, senza apparente sforzo – sostiene al termine del Symposium John Mahoney Worldwide, Chief of research di Gartner – non per semplici passi successivi, ma in un processo continuo nel quale il ruolo principale del Cio è quello di trovare risorse cross-problem capaci di adattarsi alle richieste e fornire il necessario supporto tecnologico; almeno un terzo degli attuali ruoli del Cio si trasformeranno o scompariranno entro il 2009". "La soluzione è certamente nel software – conclude Steve Prentice – ma non come lo abbiamo inteso fino a ora".