Telecom ha utilizzato la tecnologia di Knowledge management di Autonomy per offrire servizi di e-business
In attesa che i Web service decollino appieno, Telecom Italia ha riposto
il proprio interesse sulla possibilità di offrire in modalità Ip l’outsourcing
di una piattaforma abilitante per l’e-business. Punto di partenza per lo
sviluppo successivo, da parte dei system integrator, di soluzioni personalizzate
per aziende di taglio enterprise, la società di telefonia ha raggiunto un’intesa
con Autonomy, integrando nel proprio Internet data center (Idc) la tecnologia di
Knowledge management sviluppata dalla società britannica. In questo modo,
Autonomy è entrata a far parte del programma Enabling Solution Partner avviato
da Telecom Italia Domestic Wireline per mettere a disposizione di medio-grandi
imprese accesso broadband, servizi Ip, Web e applicazioni.
«Ci
poniamo come enabler per lo sviluppo di soluzioni complesse– ha
spiegato Gionata La Torre, director strategic partnership di Telecom – e
quella di Autonomy costituisce la piattaforma più richiesta dai clienti
degli integratori di sistema. L’accordo è stato, quindi, automatico, a
maggior ragione per il fatto che la modalità di pricing è quella tipica
dell’Asp con licenze annuali».
Dati strutturati e non
La
tecnologia sviluppata da Autonomy permette di analizzare e gestire i dati
provenienti da fonti strutturate e non, indipendentemente dalla lingua
utilizzata, dal formato e dall’origine e di collegarli in tempo reale a
informazioni simili attraverso funzionalità di hyperlink.
«Le
informazioni non strutturate – ha detto Corrado Broli, country manager
di Autonomy – si moltiplicano costantemente con il rischio di rimanere
sommersi. Diviene, quindi, di primaria importanza poter recuperare
rapidamente i dati che effettivamente servono. È a questo punto che si
inserisce il nostro sistema, che è in grado di indirizzare verso le e-mail,
le pagine Web, i file di testo, audio e video di cui si ha
bisogno».
Focalizzato sul Km, il software infrastrutturale di
Autonomy «riempie di contenuto il nostro Idc – gli ha fatto eco La
Torre -, nonché la intranet
». Basata su un algoritmo di pattern-matching, in combinazione
con meccanismi di analisi del contesto, la piattaforma consente di
articolare un testo e di identificarne le idee chiave in applicazioni di
Crm, Erp, Bi e portali. È possibile automatizzare un’ampia gamma di
operazioni che spaziano dalla categorizzazione delle informazioni, con
interfaccia grafica modificabile a piacere, alla clusterizzazione e
individuazione dei documenti affini, fino alla personalizzazione e alla
distribuzione dei contenuti soltanto ai destinatari interessati. «Quella
della ricerca è una funzionalità molto evoluta – ha concluso Broli -,
anche se non bisogna incorrere nell’errore di confondere Autonomy con un
motore di ricerca. Il nostro software lavora sui concetti e non sulle parole
chiave, sviluppando link con siti ritenuti adatti o suggerendo documenti che
si trovano sulla rete intranet. Nel momento in cui vengono rilevate
notizie ritenute di interesse, l’utente è avvisato via posta elettronica
o Sms».
La condivisione della conoscenza si pone, quindi, alla base
della tecnologia di Autonomy, integrata, con alcuni componenti, anche nelle
soluzioni di Content management di Vignette, BroadVision e Bea Systems,
anch’esse technology partner di Telecom Italia.