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Come Meta aiuta le Pmi a sviluppare un business sostenibile

In occasione dell’Earth Day, Meta ha annunciato il lancio in Italia di “Meta Boost: Guide to Green”.

Si tratta di un programma internazionale per aiutare le Pmi a intraprendere azioni per contrastare i cambiamenti climatici, ridurre le emissioni di carbonio e favorire una crescita sostenibile.

Il progetto, realizzato in collaborazione con SME Climate Hub – iniziativa globale che permette alle piccole e medie imprese di intraprendere azioni per il clima – Legambiente e Giovani Imprenditori Confcommercio, nasce dalla volontà di Meta di contribuire ad affrontare questa sfida globale.

L’obiettivo è sviluppare iniziative concrete per dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e azzerare le emissioni nette entro il 2050, puntando a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C.

Consapevole dell’emergenza legata al riscaldamento globale, Meta sta lavorando per ridurre al minimo il proprio impatto ambientale.

L’azienda progetta e costruisce data center e luoghi di lavoro sostenibili, utilizza per tutte le proprie attività il 100% di energia da fonti rinnovabili e dal 2021 ha raggiunto il traguardo “emissioni zero” per le proprie operazioni globali.

Un obiettivo – sottolinea Meta – conseguito riducendo del 94% le proprie emissioni di gas serra negli ultimi 4 anni.

Meta sta, inoltre, sfruttando le proprie piattaforme per condividere informazioni sull’impatto dei cambiamenti climatici.

Tramite il Centro sulle Scienze Climatiche su Facebook, mette in contatto le persone con le risorse di oltre 200 organizzazioni climatiche del mondo.

Attraverso una specifica sezione mostra anche le emissioni di gas serra dei vari Stati rispetto agli impegni presi, in modo che le persone possano capire meglio a che punto è il loro Paese oggi e cosa c’è ancora da fare.

Pmi motore dell’Unione Europea

Meta ha, inoltre, deciso di fare da catalizzatore dell’azione per il clima, sostenendo le Pmi nel percorso verso la sostenibilità.

Le piccole e medie imprese rappresentano, infatti, il 99,7% delle aziende dell’Unione europea, creano il 66% dell’occupazione totale e hanno un’impronta ecologica pari al 70% dell’inquinamento industriale dell’UE.

La svolta ecologica potrebbe avere quindi – sottolinea Meta –, un impatto importante sulle Pmi, soprattutto se si considera che oggi i consumatori sono sempre più attenti ai prodotti e ai servizi che acquistano.

Il 77% delle persone nell’area EMEA – riferisce Meta citando Accenture – considera la sostenibilità di un brand prima di provarlo e il 50% si dichiara disposto a pagare di più per un prodotto destinato a essere riutilizzato o riciclato.

Anche gli italiani sono attenti a questo tema (da un’indagine Nomisma): 9 persone su 10 sono consapevoli della gravità della situazione ambientale e il 32% delle famiglie negli acquisti alimentari considera la sostenibilità dei prodotti come principale driver di scelta.

Inoltre, nel nostro Paese più di 900.582 persone fanno parte di almeno uno degli 11.411 gruppi Facebook dedicati alla scoperta, alla protezione e alla valorizzazione dell’ambiente.

“Meta Boost: Guide to Green”

Meta ha quindi unito le forze con SME Climate Hub, Legambiente e Giovani Imprenditori Confcommercio per dare vita a “Meta Boost: Guide to Green”, un progetto articolato che prende il via giovedì 21 aprile con un webinar gratuito trasmesso dalla pagina Facebook di Binario F, pensato per aiutare le imprese a muovere i primi passi nel processo di transizione green e, allo stesso tempo, interagire con i clienti utilizzando gli strumenti digitali.

Partecipando all’evento, tutte le Pmi italiane, e in particolare ristoranti, hotel e produttori agroalimentari, potranno conoscere le azioni da intraprendere per ridurre le emissioni climalteranti: dalla misurazione dell’impronta di carbonio, alle azioni da compiere, fino alla modalità con cui affrontare il problema delle emissioni residue.

Nel Meta Boost training Hub le Pmi troveranno materiali di formazione, contributi video per approfondire questa tematica e storie di imprese che hanno già intrapreso con successo questo percorso.

Spesso, sottolinea infatti Meta, le Pmi sono a conoscenza delle loro emissioni dirette, ma non hanno consapevolezza di quelle legate alla catena di approvvigionamento, come l’anidride carbonica emessa nella produzione e nel trasporto della carne o delle verdure che acquistano.

Tra le risorse sviluppate da Meta ci sono anche le “Guide per creare un’azienda sostenibile” pensate per aiutare le Pmi a scoprire come intraprendere azioni positive per affrontare i cambiamenti climatici, create ad hoc per i settori della ristorazione, dell’hospitality e per i produttori agroalimentari.

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